(ANSA) - VENEZIA, 16 GEN - Dati preoccupanti per export e
produzione nella manifattura del Veneto, secondo Confartigianato
Imprese, che oggi prende parte a un tavolo tecnico convocato
dalla Regione - assessori Roberto Marcato e Valeria Mantovan -
con le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali.
L'associazione di categoria ha presentato in particolare i dati
relativi ai comparti moda e maccanica-automotive.
L'export della moda veneta nei primi nove mesi del 2024
raggiunge 8,2 miliardi di euro, pari al 14,3% del totale
manifatturiero esportato, ma con un calo del -7,2% rispetto al
2023, e del -8,9% rispetto al 2022. Il 62,2% dell'export è
diretto verso Paesi Ue, con la Francia come primo mercato (+1,9%
rispetto al 2023) e la Germania come secondo (-12%). Negli Stati
Uniti, principale mercato Extra Ue, si osserva una contrazione
significativa (-21,9%).
In Veneto ci sono 8.295 imprese attive nel settore, di cui
4.713 artigiane (56,8%), impiegando complessivamente oltre
75.000 addetti, con 19.723 (26,2%) occupati nelle imprese
artigiane. Dal 2008 ad oggi il comparto ha registrato saldi
occupazionali negativi. Nei primi nove mesi del 2024 il saldo è
-1.620 posizioni, mentre le nuove assunzioni previste a dicembre
2024 sono diminuite del 38% rispetto al 2023. L'utilizzo
dell'assegno ordinario Fsba è aumentato del 91% rispetto al 2023
e del 175% rispetto al 2022, segnalando una crescente difficoltà
del settore.
Per quanto riguarda la meccanica, a settembre 2024 l'export
veneto si attesta a 19,9 miliardi (-6,2% rispetto al periodo
2023 e -3,8% sul 2022), rappresentando il 34,2% del totale
manifatturiero esportato (57 miliardi). Il 58% delle
esportazioni è diretto verso Paesi Ue, con la Germania come
primo mercato (14% del totale, -14,3% rispetto ai primi 9 mesi
del 2023), seguita da Francia (10,4%, -6,5%) e Stati Uniti
(8,3%, -0,6%).
In Veneto, il comparto della meccanica conta 16mila imprese,
di cui 8.065 artigiane (50,7), con oltre 202mila addetti, di cui
31.829 nelle imprese artigiane (15,7%). I prestiti alle imprese
a ottobre sono scesi del 4,7% rispetto al 2019 e del 9,6%
rispetto al picco di aprile 2022; per le imprese manifatturiere,
il calo è del 14,6%.
Nel mercato del lavoro, il saldo occupazionale è positivo
(+905 posizioni nei primi nove mesi 2024), ma le nuove
assunzioni previste a dicembre 2024 sono diminuite del 45,2%
rispetto al 2023 (da 620 a 340). L'utilizzo dell'assegno
ordinario Fsba è aumentato del +55,6% rispetto al 2023 e del
+130,5% rispetto al 2022.
Per il presidente di Confartigianato Imprese Veneto, Roberto
Boschetto "molte istanze evidenziate dal nostro sistema
associativo sono state accolte ma alcuni punti andranno
approfonditi. Bene il fondo per il settore Moda, ma forse
andrebbe esteso a tutta la manifattura. Positivo anche
l'incontro in Regione sul tema, che testimonia la volontà e
l'urgenza di trovare una soluzione o quantomeno delle linee di
indirizzo e di intervento per aiutare le imprese ad arginare gli
effetti di questa crisi". (ANSA).
Confartigianato, 'è crisi export e produzione nella manifattura'
Oggi vertice in Regione, preoccupano dati moda e meccanica