Economia

La Monica (Inps), 'su aumento età pensione deciderà legislatore'

'Circa l'applicazione della speranza di vita nel requisito'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 23 GEN - Sul tema dell'innalzamento dell'età pensionabile "è chiaro che la scelta non può che essere del legislatore circa l'applicazione della speranza di vita all'interno del requisito pensionistico. Non può che essere una scelta del legislatore se mantenere la speranza di vita all'interno del requisito pensionistico o non mantenerla.

È una cosa di cui si è sempre discorso nel corso degli anni". A dirlo all'ANSA è il direttore centrale Pensioni dell'Inps, Vito La Monica, a margine del convegno '@migrazione da fenomeno sociale a fattore identitario, a palazzo Wedekind, a Roma.
    Quanto al tema dell'incontro di oggi, "siamo in un momento di decremento delle nascite - ha commentato - accade in tutte le economie mature. Abbiamo però adottato nel 1995 il sistema contributivo. È vero che il sistema di finanziamento continua a essere a ripartizione, quindi sulla base del rapporto fra iscritti e pensionati, ma il sistema contributivo ha una caratteristica fondamentale: tende a rendere tutti quanti uguali".
    "Ciascuno versa il proprio montante contributivo, che è rivalutato secondo l'andamento del prodotto interno lordo - ha aggiunto La Monica -. Quindi ci obbliga tutti, perché la ricchezza la produciamo noi, a produrre ricchezza e non sommerso. Una grandissima caratteristica che ci sta aiutando a gestire questa fase complicata".
    "È evidente che la seconda attività che deve essere fatta - ha dichiarato - è garantire che l'occupazione sia sempre presente e che la contribuzione sia effettivamente versata. Se nel sistema retributivo la contribuzione era in qualche modo scollegata dalla misura della pensione, nel sistema contributivo la contribuzione è collegata alla misura, anzi è la misura della pensione. I comportamenti anomali sono controproducenti. Portare questo ragionamento anche fra i giovani è fondamentale, così come far capire che siamo tutti collegati, cioè comportamenti individuali possono alla fine tradursi in un danno individuale".
    (ANSA).
   

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