(ANSA) - TERMOLI, 29 GEN - Il presidente di Confindustria
Molise Vincenzo Longobardi è entrato nel merito della questione
Gigafactory sottolineando l'esistenza di un'alternativa al
"green" imposto dall'Europa.
"Il discorso sull'impianto di batterie a Termoli è a
intermittenza - spiega -.
Per quanto riguarda le energie rinnovabili, in ambito locale,
quello che manca, secondo Longobardi, è il vantaggio di
prossimità.
"Non si può chiedere alle comunità di avere le pale eoliche
senza sconti in bolletta. Molte aziende stanno utilizzando il
fotovoltaico ma si copre il 10-20% del fabbisogno complessivo.
Anche se riuscissimo a convertire tutta l'Europa in rinnovabili
il contributo all'abbattimento di Co2 sarebbe del 7%. Stiamo, al
contrario, mettendo in grossa difficoltà migliaia di persone che
lavorano nei settori oggi portanti dell'economia".
A soffrire anche il settore chimico-farmaceutico. Le imprese
con una maggiore stabilità di lavoro sono quelle legate
all'utilizzo di fondi Pnrr, le ditte di servizi,
l'agroalimentare. (ANSA).
Confindustria Molise, 'Gigafactory? Meglio biocarburanti'
Longobardi, 'l'elettrico non decolla, puntare su olii naturali'