Economia

Assessora Meloni ha incontrato Legacoop agroalimentare

Presentate istanze e prospettive per il futuro del settore

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 06 FEB - Incontro tra Legacoop agroalimentare Umbria e l'assessora regionale al Pnrr, alle politiche agricole e agroalimentari, alla montagna e alle aree interne, ai parchi e ai laghi, al turismo e allo sport, Simona Meloni. Iniziativa durante la quale le cooperative agricole e agroalimentari umbre hanno avuto l'opportunità di presentare le proprie istanze e prospettive per il futuro del settore.


    "L'agroalimentare è il cuore del nostro territorio, - afferma il presidente di Legacoop Danilo Valenti - se vogliamo un futuro sostenibile, dobbiamo costruire una rete solida che coinvolga tutti: agricoltori, cooperative, trasformatori e consumatori. Solo insieme possiamo dare vita a progetti innovativi che valorizzino la nostra filiera".
    Le cooperative associate vengono definite "un cardine fondamentale" dell'economia regionale, con un valore complessivo della produzione di 220 milioni di euro, 4.600 soci, 700 occupati e un capitale sociale di 9 milioni di euro.
    Durante l'incontro Simona Meloni ha sottolineato l'importanza della cooperazione agricola, riconoscendone il "ruolo essenziale" per lo sviluppo dell'Umbria e per la tutela delle aree rurali. "È stato un incontro molto positivo, - ha dichiarato - in cui ho avuto modo di ascoltare le criticità e le necessità del settore, per avviare un percorso condiviso di crescita e innovazione. Credo che si debba aprire una fase nuova dove anche attraverso il tavolo verde che naturalmente rimarrà e che vedrà la presenza di tutti i principali portatori di interesse, dove si tratterà di sviluppo e di vicinanza alle nostre aree interne. Credo che in questa ottica di condivisione, di ascolto e poi di azione ci porterà nella direzione di sviluppare il settore come il punto principale dello sviluppo dell'Umbria. Il mondo della cooperazione è vivo e attivo e ha voglia essere protagonista. L'ho trovato molto collaborativo e con una grande necessità di rimettere al centro le questioni insieme alle istituzioni". (ANSA).
   

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