Economia

Confcommercio Toscana, ampliare porto Carrara scelta scellerata

'A rischio futuro delle spiagge e della balneazione in Versilia'

Redazione Ansa

(ANSA) - CARRARA (MASSA CARRARA), 13 FEB - "L'ampliamento del porto di Marina di Carrara (Massa Carrara) così come impostato ora è una decisione scellerata. La Toscana non può permettersi di sacrificare il futuro delle spiagge e della balneazione in Versilia, oltre che la sopravvivenza dell'economia turistica del territorio, per un'opera di enorme impatto ambientale, funzionale solo a pochi e nociva a tutti gli altri".

Così il sistema Confcommercio Toscana, in una nota unitaria firmata dal presidente Aldo Cursano e dai presidenti regionali di Federalberghi Daniele Barbetti, di Sib (Sindacato Italiano Balneari) Alberto Nencetti e di Faita-Federcamping Andy Fedi.
    "Facciamo nostre le inequivocabili prese di posizione degli amministratori locali, che, dopo l'incagliamento della nave Guang Rong di fronte a Marina di Massa, hanno ribadito con forza la loro contrarietà all'ampliamento del porto - prosegue la nota -. Questo incidente ha infatti messo in luce, in maniera brutale, la fragilità della nostra costa e le criticità di infrastrutture marittime già sotto pressione. Ignorare questi segnali sarebbe irresponsabile". Per il sistema Confcommercio Toscana con l'ampliamento del porto "le spiagge sarebbero messe in serio pericolo a causa dell'accelerazione del fenomeno erosivo, un dato ampiamente confermato da studi scientifici.
    Inoltre, l'aumento del traffico marittimo renderebbe ancora più vulnerabile un'area già esposta a pericoli ambientali e strutturali. Il rischio di una catastrofe annunciata, con danni irreversibili, è più che concreto". Di fronte a queste criticità, Confcommercio Toscana chiede un ripensamento immediato: "È necessario che il ministero dell'Ambiente e quello delle Infrastrutture, il Consiglio superiore dei lavori pubblici, la Regione Toscana, l'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure orientale, il Comune di Carrara e tutti gli enti coinvolti rivedano le loro decisioni aprendo un confronto con le imprese, i cittadini e gli studiosi che hanno evidenziato i gravi impatti di questa opera sull'ambiente e sulla sicurezza.
    Sono voci che non possono essere ignorate". (ANSA).
   

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