(ANSA) - TRIESTE, 23 MAR - L'artigianato è un "formidabile
motore economico". Tuttavia nel Paese permane "una certa cultura
anti-impresa che rende arduo l'intraprendere".
Tilatti, aggiunge la nota, ha chiesto al governo, attraverso
il Parlamento, di aggiornare dal punto di vista normativo la
definizione di impresa e imprenditore artigiano: "non più una
dimensione legata ai numeri dell'azienda, ma al valore
caratteristico e identitario dell'artigiano".
"Concordo con la necessità della sburocratizzazione - ha
osservato la viceministra dell'Ambiente e della sicurezza
energetica, Vannia Gava - perché l'artigiano deve fare
l'artigiano, e con l'idea di una norma che ridefinisca l'impresa
artigianale. Quanto all'Europa, dobbiamo avere una visione e un
obiettivo comune: salvaguardare le nostre imprese produttive,
che garantiscono sviluppo. Necessario, non da ultimo, abbassare
in modo sistematico le bollette energetiche".
A fine 2024 erano 20.690 le imprese artigiane registrate
dalla Cciaa di Pordenone-Udine, di cui 20.622 (99,7%) quelle
attive (7.433 a Pordenone, 13.257 a Udine), pari al 74,6% del
totale regionale. Il peso dell'artigianato è pari al 32% delle
imprese attive. (ANSA).
Confartigianato, 'siamo motore economico, ora sburocratizzare'
Incontro in Friuli. Gava: 'Salvaguardare nostre imprese in Ue'