Economia

Confartigianato, 'siamo motore economico, ora sburocratizzare'

Incontro in Friuli. Gava: 'Salvaguardare nostre imprese in Ue'

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 23 MAR - L'artigianato è un "formidabile motore economico". Tuttavia nel Paese permane "una certa cultura anti-impresa che rende arduo l'intraprendere".

Per questo servono "interventi che rivedano la cavillosità della burocrazia e i meccanismi complessi e farraginosi che ancora presenta". Lo hanno sottolineato, come riporta una nota, i presidenti di Confartigianato Udine e Pordenone, rispettivamente Graziano Tilatti e Silvano Pascolo, oggi a Codroipo (Udine) per celebrare la fondazione, 80 anni fa, dell'Unione artigiani del Friuli.
    Tilatti, aggiunge la nota, ha chiesto al governo, attraverso il Parlamento, di aggiornare dal punto di vista normativo la definizione di impresa e imprenditore artigiano: "non più una dimensione legata ai numeri dell'azienda, ma al valore caratteristico e identitario dell'artigiano".
    "Concordo con la necessità della sburocratizzazione - ha osservato la viceministra dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Vannia Gava - perché l'artigiano deve fare l'artigiano, e con l'idea di una norma che ridefinisca l'impresa artigianale. Quanto all'Europa, dobbiamo avere una visione e un obiettivo comune: salvaguardare le nostre imprese produttive, che garantiscono sviluppo. Necessario, non da ultimo, abbassare in modo sistematico le bollette energetiche".
    A fine 2024 erano 20.690 le imprese artigiane registrate dalla Cciaa di Pordenone-Udine, di cui 20.622 (99,7%) quelle attive (7.433 a Pordenone, 13.257 a Udine), pari al 74,6% del totale regionale. Il peso dell'artigianato è pari al 32% delle imprese attive. (ANSA).
   

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