Economia

In Umbria crescono gli investimenti pubblici grazie al Pnrr

Enti cominciano a beneficiare del Piano, dice Banca d'Italia

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 15 NOV - Cominciano a essere tangibili gli effetti sull'economia dell'Umbria del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Secondo l'aggiornamento congiunturale della filiale di Perugia della Banca d'Italia alla minore spinta derivante dalle misure di incentivo fiscale si è accompagnata la crescita degli investimenti degli enti pubblici territoriali, che hanno cominciato a beneficiare dei progetti finanziati dal Pnrr.
    Un quadro delineato dalla direttrice Miriam Sartini.
    Tra gli altri dati proposti quello sulle vendite del settore industriale che nei primi nove mesi del 2023 hanno evidenziato una "modesta" crescita. Secondo la Banca d'Italia l'attività ha perso vigore in relazione alla debolezza della domanda sia interna sia estera, che si è riflessa anche sul clima di fiducia delle imprese.
    Dopo un biennio in forte espansione, le esportazioni si sono ridotte (-0,9 per cento nel primo semestre in termini reali). Ha inciso - secondo l'aggiornamento congiunturale - il "marcato" calo registrato nel settore dei metalli, a fronte della crescita ancora sostenuta delle vendite di abbigliamento e meccanica.
    È poi proseguita l'espansione dell'attività edilizia, sebbene con un'intensità inferiore a quella registrata nel biennio precedente.
    Nel terziario si è affievolita la dinamica del commercio, che ha riflesso il brusco rallentamento dei consumi connesso con la perdita di potere di acquisto da parte delle famiglie.
    In Umbria poi il tasso di occupazione ha raggiunto il 66,4 per cento (dal 64,7 del primo semestre del 2022). Le attivazioni nette di contratti sono aumentate per la componente a termine e, tra i settori, soprattutto nel turismo.
    Secondo lo studio, poi, nonostante il rallentamento dell'inflazione rispetto ai massimi dello scorso anno, il potere di acquisto delle famiglie ha continuato a essere eroso. (ANSA).
   

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