(ANSA) - MILANO, 27 NOV - Anche grazie ai finanziamenti
europei del Pnrr, l'Italia sta realizzando il più grande
investimento in infrastrutture della sua storia: circa 125
miliardi entro il 2032 per le opere strategiche. Sono già 1.
L'Italia si avvia così a ridurre il divario con altre grandi
economie europee. A fine 2021 il valore delle infrastrutture di
trasporto in Italia era di circa 487 miliardi, contro i 717
della Francia e i 956 della Germania, secondo una stima della
Fondazione per la sussidiarietà. I dati sono emersi alla
presentazione a Milano del rapporto 'Sussidiarietà e… governo
delle infrastrutture', realizzato dalla Fondazione per la
sussidiarietà presso la Torre PwC.
Secondo lo studio l'Italia destina alle infrastrutture di
trasporto una quota del prodotto interno lordo di circa la metà
(lo 0,5%) rispetto ai maggiori partner europei come Francia
(0,9%) e Germania (0,8%). Dal 2010 al 2019 l'Italia ha speso per
la costruzione e manutenzione di infrastrutture di trasporto
circa 96,4 miliardi, mentre gli investimenti hanno superato i
227 miliardi in Germania, 223 in Francia e 186 in Gran Bretagna.
Solo la Spagna ha fatto meno con 90,4 miliardi.
Il rapporto della Fondazione per la sussidiarietà spiega che
"si impone una riflessione sugli strumenti per attuare il nuovo
ambizioso piano. A tre anni dalla data prevista di ultimazione
dei lavori legati al Pnrr, infatti, il 64% dei fondi devono
ancora essere spesi. Sarebbe perciò utile adottare anche in
Italia i 'modelli collaborativi sussidiari' utilizzati in molti
Paesi. L'Italia è chiamata così a scegliere il proprio futuro,
tra le crisi dell'attuale modello di sviluppo e le sfide di
sostenibilità ambientale, sociale ed economica."
Fra i principali progetti ai quali fa riferimento il rapporto
figurano l'alta velocità ferroviaria, le 'strade intelligenti',
le opere per il Giubileo 2025 e il Ponte sullo Stretto di
Messina. (ANSA).
Con Pnrr 125 miliardi entro il 2032 per le opere strategiche
Studi PwC Italia e Fondazione per la sussidiarietà