(ANSA) - ROMA, 31 LUG - La casa rimane una priorità per gli
italiani ma per molte fasce di popolazione l'acquisto è ormai
inaccessibile e l'affitto rimane l'unica soluzione anche se il
business delle locazioni brevi sta facendo impennare i prezzi.
Sono alcune delle indicazioni che emergono da "Sguardi
familiari sull'Abitare 2023", l'analisi presentata da Nomisma
all'interno del 16° Rapporto sulla Finanza per l'Abitare con
l'obiettivo di contribuire alla riflessione sulle scelte
abitative degli italiani, legate a condizioni di mercato
condizionanti, alle loro situazioni economiche e alla fiducia
nel futuro.
L'acquisto della casa, secondo l'indagine, è diventato un
miraggio per una crescente porzione di italiani che si sono
trovati a fare i conti con un'inflazione duratura.
Nello specifico tra le famiglie numerose 1 su 5 dichiara di
non avere i requisiti per l'accesso al credito (il 21,1% del
totale, per la precisione), un valore quasi triplo rispetto al
7,5% della media del campione. Percentuali più alte rispetto
alla media si registrano anche per le famiglie con figli minori
(13,1%) e persone sole under 45 (10,7%).
La propensione da parte delle famiglie intenzionate ad
acquistare un'abitazione ricorrendo all'accensione di un mutuo,
scende dall'83% nel 2022 al 78% nel 2023.
Per quanto riguarda le locazioni, la quota di famiglie che
prevedono nei prossimi 12 mesi di poter trovare difficoltà nel
regolare pagamento del canone di locazione si è ampliata dal
31,4% al 34,8% e scende dal 17,7% al 10,5% la quota di
soggetti che prevede di dare in locazione le proprie abitazioni
con affitti a medio termine, allineandosi alla componente
rivolta agli affitti brevi (pari al 10,2%).
La locazione infine rappresenta l'unica opzione percorribile per
il 56% delle famiglie mentre per un altro 15% di famiglie
l'affitto è una situazione temporanea. (ANSA).
Nomisma, mutuo casa inaccessibile per molti e affitti esosi
Escluso il 21% delle famiglie numerose