Economia

Uppi, la polizza sulla casa non sia l'ennesima tassa

Servono regole e compensazioni

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 23 SET - "L'introduzione di una assicurazione obbligatoria contro le calamità naturali è un tema complesso, con vantaggi ma soprattutto criticità da considerare. Il rischio che venga percepita come una tassa è reale, soprattutto se imposta senza una adeguata spiegazione o senza misure compensative". Così l'Uppi, l'associazione dei piccoli proprietari immobiliari, in una nota.
    "L'Uppi - dice il presidente nazionale Fabio Pucci - ritiene complicato accettare un ulteriore e poco giustificato balzello, soprattutto se si ritiene che le calamità naturali sono aggravate da una cattiva gestione del territorio da parte dello stato e degli enti locali. Fenomeni come alluvioni, frane e dissesti idrogeologici sono stati influenzati negativamente da decisioni politiche, dalla mancanza di pianificazione urbana adeguata e dalla scarsa manutenzione delle infrastrutture". Secondo l'associazione sarebbe quindi necessario introdurre alcune regole: tariffe proporzionali al rischio, calcolate in base al livello di pericolo effettivo della zona in cui si trova l'immobile; ai cittadini deve essere consentito di accedere a informazioni chiare sui motivi che determinano il costo della loro polizza; sgravi fiscali ed incentivi; riduzioni sui premi a chi adotta misure di prevenzione, come le misure antisismiche.
    Secondo l'Uppi inoltre non si può prescindere da un modello pubblico-privato, come potrebbe essere un fondo di compensazione gestito dallo Stato, per coprire i costi dei disastri più gravi.
    Infine, l'associazione dei piccoli proprietari chiede una partecipazione degli enti locali e delle associazioni di categorie dei proprietari e degli inquilini che possono svolgere un ruolo attivo nell'aiutare i cittadini a comprendere l'importanza dell'assicurazione e nel facilitare il processo di adesione. (ANSA).
   

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