La ricchezza finanziaria delle famiglie italiane è cresciuta a 5.692 miliardi nel 2023, con una quota rilevante che resta in liquidità anche se il tasso di risparmio delle famiglie è progressivamente diminuito, passando dal 28% negli anni Ottanta all'8,4% nel 2024, un livello che, secondo le previsioni, rimarrà invariato nel prossimo triennio.
Per una crescita reale della ricchezza, il private banking mira a incrementare il peso dell'azionario (oggi al 29%) aiutando i clienti a gestire le oscillazioni nel tempo, il peso dei mercati privati (oggi allo 0,8%) e la protezione assicurativa. Sono alcuni dei numeri rilanciati nel corso della presentazione del forum Aipb, Associazione italiana private banking, dove è stato indicato che nel 2024 gli assets under management del private banking sono cresciuti del 12,8%, raggiungendo 1.242 miliardi e il 23% dei clienti sono imprenditori.
"Crescita sarà la parola chiave della XX edizione del nostro Forum. A distanza di vent'anni dalla nascita dell'associazione, abbiamo deciso di dedicare questo importante momento di confronto annuale ad un tema che riteniamo cruciale per il futuro del nostro Paese e delle tante imprese familiari che hanno saputo creare ed esportare il made in Italy, generando una ricchezza privata tra le più diffuse e significative al mondo.
Una ricchezza tramandata nel tempo dalle famiglie, tanto da essere oggi una risorsa preziosa per la crescita economica del Paese", ha dichiarato Andrea Ragaini, presidente di Aipb.
(ANSA).
Aipb, la ricchezza delle famiglie italiane è di 5.692 miliardi
Ragaini, 'risorsa preziosa per la crescita del Paese'