(ANSA) - ANCONA, 06 MAR - Sono 35.480 (-3,9%) le imprese
femminili registrate delle Marche al termine del 2023, oltre
1.
La diminuzione delle imprese femminili delle Marche ha
toccato tutte le province, ma si è particolarmente concentrata
in quelle di Ancona (9.261 imprese "rosa" al termine del 2023,
-672 rispetto a fine 2022) e di Ascoli Piceno (5.217; -392). Il
tasso di femminilizzazione più elevato nelle province di
Macerata (8.330 imprese femminili; 24,2% la loro incidenza sulle
imprese totali della provincia), e Fermo (4.583; 23,9%); mentre
nelle province di Ancona e Ascoli Piceno esso si conferma
allineato alla media regionale: 23,2%. Sotto media la provincia
Pesaro-Urbino (8.089; 21,8%).
Nelle Marche le imprese a titolarità femminile si concentrano
soprattutto nelle altre attività di servizi, con 4.058 imprese
registrate e un tasso di femminilizzazione pari a 57,5%. In un
contesto marchigiano che appare poco favorevole
all'imprenditoria giovanile, l'imprenditoria femminile fa
rilevare una quota maggiore di imprese giovanili al suo interno,
è ciò vale tanto per le Marche (8,7%) quanto per l'Italia
(10,6%).
"È evidente che esiste un ritardo culturale del nostro Paese
rispetto ai ruoli di genere, le quote rosa, i differenziali tra
i salari e credo che la situazione attuale esiga correttivi di
tipo politico, economico, sociali e di welfare", commenta
Federica Capriotti, Comitato Imprenditoria Femminile Camera
Marche. "Ma visto che sono un'imprenditrice e sono abituata a
essere ottimista e fiduciosa, credo che su queste tematiche la
strada verso un futuro migliore è stata tracciata dai Governi
europei", conclude. (ANSA).
Nelle Marche 35.480 imprese femminili nel 2023, -3,9%
Report Camera Marche evidenzia calo 1.200 imprese, 90% d'ufficio