(ANSA) - PERUGIA, 01 GIU - L'Umbria si conferma nel 2023
regione vivace e sensibile sul piano sociale. Secondo il primo
Rapporto redatto dall'Osservatorio del Runts (Registro unico
nazionale del Terzo settore nato nel 2021) promosso dal
ministero del Lavoro e da Unioncamere, l'Umbria al 31 dicembre
2023 è al secondo posto in Italia per incidenza di enti
iscritti. Ogni 100mila abitanti infatti, l'Umbria conta 279,1
enti iscritti, tra associazioni di promozione sociale,
associazioni di volontariato, onlus, imprese sociali e
fondazioni.
In valore assoluto sono 2.390 le realtà iscritte in regione
(di cui 375 imprese sociali), rappresentano il 2% del totale
nazionale (sono 119.868 gli enti in Italia iscritti) e
movimentano un ampio numero di volontari pari a 23.402 unità.
Al primo posto in Italia - riferisce una nota della Camera di
commercio dell'Umbria - il Rapporto fotografa il Trentino Alto
Adige con ben 391,8 enti iscritti ogni 100mila abitanti.
L'Umbria è seguita dalla Toscana che sul podio si posiziona, a
pochissima distanza, al terzo posto (278,4%).
Scendendo al dettaglio provinciale, emerge come la provincia
di Terni funga da traino della performance regionale. La
provincia si colloca infatti nella "top five" nazionale. E' la
quinta provincia in Italia per incidenza di enti del Terzo
settore. Svetta Bolzano (433,6), seguono Rieti, Trento e
Firenze. Terni ha una incidenza pari a 307,6 enti ogni 100mila
abitanti.
Al 31 dicembre 2023, i 2.390 enti registrati in Umbria nel
Runts sono in netta prevalenza associazioni di promozione
sociale (pari al 65,7% del totale), organizzazioni di
volontariato (pari al 28,2%), il restante 6,1% è rappresentato
da onlus, fondazioni, enti filantropici (esclude le imprese
sociali ndr.).
Per quanto riguarda la concentrazione di Aps in Umbria, la
regione si colloca al secondo posto in Italia subito dopo
l'Emilia Romagna (67%).
"Il Registro unico del Terzo settore ha detto il Presidente
della Camera di Commercio dell'Umbria, Giorgio Mencaroni - ci
permette di guardare con più chiarezza a questo comparto
significativo della nostra economia, e rappresenta un valido
strumento di trasparenza per tutti i cittadini perché il
Registro è pubblico ed è possibile consultare i dati di tutte le
realtà iscritte nel nostro Paese. Ci tengo anche a sottolineare
l'ottima performance dell'Umbria nel quadro nazionale, a
conferma di una sensibilità diffusa tra i cittadini, frutto di
una tradizione di impegno sociale che viene da lontano".
Il Runts consente anche di effettuare scelte più consapevoli
riguardo a se, e come sostenere un determinato Ets, se
associarsi o meno o se svolgere attività di volontariato per suo
tramite. Dunque si attua, grazie alla trasparenza dello
strumento, un controllo "sociale" diffuso sull'attività degli
stessi enti. I settori di intervento Oltre un terzo degli Ets
umbri opera nelle attività ricreative e di socializzazione
(34,4%). Rappresentativi anche i settori delle attività
culturali e artistiche (22,3%), e della assistenza sociale e
protezione civile (20,3%). (ANSA).
Umbria locomotiva del Terzo settore
Sono 2.390 gli enti iscritti nel Registro nazionale