Economia

Hallmarking convention,opportunità per gioielli Made in Florence

In Cciaa Firenze si fa il punto su adesione Convenzione Vienna

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 18 GIU - Incontro domani 19 giugno dalle 10 alle 13 nell'Auditorium della Camera dicommercio di Firenze per fare il punto sulla recente adesione dell'Italia alla Convenzione di Vienna che, si spiega, "può aprire nuovi mercati per le imprese che lavorano metalli preziosi, soprattutto verso i paesi del Nord Europa". L'evento è promosso da PromoFirenze e vede la presenza dei rappresentanti delle Camere di commercio di Alessandria-Asti, Arezzo-Siena, Vicenza, titolari dei tre laboratori abilitati a livello nazionale, e della Camera di commercio italiana in Danimarca.
    L'Italia, ricorda la Cciaa in una nota, ha aderito sul finire dello scorso anno alla Convenzione di Vienna "che consente di facilitare il commercio internazionale di oggetti in platino, oro, palladio e argento attraverso un sistema di marcatura unica, detto 'hallmarking', che permette la circolazione dei manufatti preziosi senza ulteriori controlli, garantendo agli acquirenti finali certezza di qualità attraverso standard concordati a monte. Dunque i gioielli made in Italy e quindi made in Florence tramite i controlli e le punzonature eseguiti presso gli uffici di saggio autorizzato, potranno essere immessi direttamente sul mercato dei 21 paesi aderenti, senza ulteriori verifiche". Una grande opportunità, soprattutto per l'export dell'area metropolitana fiorentina, si sottolinea, "che, in valore assoluto, è passato da poco più di 167 milioni dei primi 9 mesi del 2019 a oltre 555 milioni dello stesso periodo del 2023. Un interesse in crescita costante, quello del mercato straniero verso la produzione fiorentina che è dovuto, va sottolineato, anche alla grande professionalità della manodopera manifatturiera nella quale i designer stranieri trovano una controparte di valore per la realizzazione delle proprie collezioni".
    Cciaa di Firenze ricorda che "sono 7351 le imprese italiane assegnatarie di un marchio nei metalli preziosi, con 31mila addetti. Un settore che dimostra grande vitalità nell'export con una crescita del 10% nel 2023 pari ad un controvalore di oltre 10mld di euro. Nell'area metropolitana fiorentina operano 355 aziende titolari di marchio con volume di esportazioni pari a circa il 4% del totale italiano, collocandosi al quinto posto delle province esportatrici, subito dietro i maggiori distretti come Arezzo, Vicenza, Alessandria e Milano". (ANSA).
   

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