(ANSA) - FIRENZE, 28 GIU - "Sulla moda ma anche per gli
altri settori "abbiamo passato un periodo falsato da eventi
straordinari in tutti i sensi per arrivare poi al picco post
Covid. Oggi siamo in una fase non recessiva, non la voglio
definire così, ma di un nuovo equilibrio tra prodotto e consumo.
Il consumatore vuole pagare il giusto prezzo. Noi siamo al
momento basati su un modello diverso, legato alle filiere, alle
grandi quantità delle nostre multinazionali che rischiano di
essere impreparati come imprese". Lo ha dichiarato il presidente
della Camera di commercio di Firenze Leonardo Bassilichi in un
incontro pubblico con l'imprenditore e stilista Brunello
Cucinelli a Firenze. "La qualità è l'unica cosa che ci permette
di sopravvivere in un mondo globale dove noi non siamo
competitivi nella quantità - ha aggiunto Bassilichi -. Se
facciamo un gioiello dobbiamo farlo di qualità, lo stesso vale
per la borsa. State tranquilli che quel prodotto troverà sempre
la possibilità di essere venduto nel mondo. Il lusso, quello
vero, pagato per il prezzo giusto, piace a tutto il mondo. La
paura dell'impresa porta a scendere, a tentare di aumentare la
quantità, quella è mortale. Non ci sto alla superficialità della
moda in crisi, questo è sbagliato". Secondo la Cciaa il comparto
moda vive una fase non facile stando al report dell'Ufficio
studi: per l'area di Firenze la flessione delle esportazioni nel
2023 è stata del 7,2% per la pelletteria, del 7,7% per
l'abbigliamento, del 15,5% per la maglieria e del 22,7% per le
calzature. Questi dati sono a fronte di un buon andamento
complessivo dell'export per l'economia fiorentina (+2,5%). A
livello nazionale le imprese del settore moda sono oltre 281mila
(4,4% del totale delle attive) di cui 34.662 in Toscana (7,8%
del totale regionale) e 10.691 a Firenze (9,2% del totale nella
provincia). Per gli addetti, sono quasi 844mila in Italia (4,3%
del totale), 142mila in Toscana (10,8% del totale) e quasi
50mila a Firenze (12,5% del totale). A Firenze settore di
riferimento è la pelletteria col 46% delle imprese e il 55%
degli addetti, il 21% dell'export e il 45% del valore aggiunto
manifatturiero. Tra le difficoltà, il reperimento di figure
qualificate. (ANSA).
Bassilichi 'moda è in fase di nuovo equilibrio prodotto-consumo'
Cciaa, in distretto Firenze c'è netta flessione dell'export