(ANSA) - ANCONA, 16 OTT - "L'importanza del terzo settore,
delle imprese sociali, sta crescendo e determina sicuramente un
interesse da parte della comunità marchigiana e della Regione,
perchè l'obiettivo è il raggiungimento del bene comune. Noi
abbiamo una programmazione, e un quadro che ci coinvolgono,
direttamente e indirettamente, ma i veri protagonisti sono i
comuni.
Un ruolo "centrale" in questo senso, ha osservato Acquaroli,
è quello dei comuni "perché il comune è l'ente che vive sul
territorio, conosce le realtà e gestisce anche una parte forte a
livello sociale. È chiaro che i comuni hanno poche risorse
quindi dobbiamo lavorare in stretto contatto e sinergia cercando
di capire quelle che sono le priorità, come affrontarle, quale
risposte dare a ognuna di queste". Il governatore delle Marche
non nasconde che c'è anche un tema di "qualità dei progetti"
perché sottolinea "noi dobbiamo, visto anche le materie di cui
trattiamo, affrontare situazioni di fragilità, di salute delle
persone così come anche del territorio e di tutto il sistema
della promozione di questo territorio". Di qui la consapevolezza
che "le sfide che si possono compiere col terzo settore sono
molteplici e noi ci rivolgiamo con estremo interesse ad esso".
Interesse che tocca "l'organizzazione della risposta che
dobbiamo dare, anche cercando di limitare la domanda, cercando
di intervenire prima che l'emergenza esploda con la prevenzione
e con un sistema, quando si tratta per esempio di settori
sociosanitari, all'altezza, facendo sì la domanda aumenti".
Oggi Acquaroli non nasconde che c'è un tema sociale giovanile
che ha un impatto su tutti. "E' necessario dare risposte -
afferma riferendosi senza citarla alla vicenda del suicidio del
giovane Leonardo di Senigallia - dare assistenza, garantire
prospettive di crescita alla società anche rispetto alle
emergenze giovanili". (ANSA).
Terzo settore: Acquaroli, "Realtà da portare a pieno sviluppo"
"Raggiungere il bene comune". Attenzione all'emergenza giovani