(ANSA) - PERUGIA, 19 OTT - Un balzo in dieci anni, dal 2014
al 2024, dall'8,1% all'11,2% (o dal 7,7% all'11,6%, se si prende
solo il numero dei lavoratori dipendenti, escludendo quelli
familiari) del peso del turismo nell'economia regionale
dell'Umbria
emerge dal report della Camera di commercio dell'Umbria
sull'andamento del settore turistico allargato (ossia
considerando le attività di alloggio e ristorazione, più le
attività dei servizi delle agenzie di viaggi, dei tour operator
e servizi di prenotazione e attività connesse) nella regione
nell'ultimo decennio e, per quanto riguarda i bilanci
economico-patrimoniale delle imprese del settore, nell'ultimo
quinquennio 2019-2023.
Un settore, quello del turismo allargato, che peraltro in
Umbria - secondo i dati - vede le aziende attive irrobustirsi
non poco, passando da una grandezza media di 4,1 addetti a una
di 5,6 addetti per impresa, con un balzo "significativo" dal
2099 al 2024, quando la dimensione delle aziende del settore del
turismo allargato è salita da 4,7 ad appunto 5,6 addetti per
azienda.
Quanto al numero delle aziende attive (ossia quelle
effettivamente operanti) del settore del turismo - si legge in
un comunicato della Camera di commercio -, erano 5 mila 702 nel
terzo trimestre 2014 e sono rimaste pressoché stazionarie (nel
terzo trimestre 2014 sono 5mila 811), per la precisione
mostrando un incremento dell'1,9%. Appunto, imprese stazionarie
come numero ma con addetti in forza crescita, che significa
aumento della dimensione media aziendale delle attività del
settore.
Risultati che pongono il settore del turismo allargato in
Umbria non solo nella situazione di aver recuperato i livelli
pre-pandemia (nel terzo trimestre 2019, ultimo anno prima del
Covid, gli addetti erano 27mila 616), ma di essere andato
abbondantemente sopra quei livelli (nel terzo trimestre 2024 gli
addetti totali del settore turistico allargato sono 32mila 756).
E il numero degli addetti del settore turistico allargato
toccato nel terzo trimestre 2024 è il più elevato di sempre.
Quanto ai risultati di bilancio economico-patrimoniale, le
società di capitale del settore turistico allargato registrano
risultati positivi importanti, con il valore della produzione
per impresa che, nell'ultimo quinquennio 2019-2023, è cresciuta
del 69,1% (da 212mila 780 a 359mila 718 euro per azienda),
mentre l'utile netto per impresa è passato dai 9mila 733 euro
del 2019 a 49mila 478 euro del 2023. E, sempre restando
nell'ambito delle società di capitali, il Margine operativo
lordo per impresa (indica il reddito dell'azienda dato dalla
sola gestione operativa, prima di calcolare gli interessi,
passivi e attivi, sottrarre le imposte e dedurre gli
ammortamenti) negli ultimi cinque anni è migliorato del 70,5%,
passando da 45mila 732 a 123mila 709 euro per azienda.
Secondo la Camera di commercio da notare tuttavia che la
produttività per addetto, nelle società di capitali del settore
turistico allargato, in Umbria negli ultimi cinque anni è
cresciuta (da 17mila 304 euro del 2019 a 23mila 353 euro del
2023 per impresa) del 35%, molto di più del 10,6% fatto segnare
dal costo per addetto. In altre parole, le retribuzioni per
addetto sono cresciute solo meno di un terzo dell'aumento di
produttività registrato dalle imprese di capitali del settore
turistico allargato.
Il settore turistico allargato dell'Umbria si presenta
piuttosto maturo in termini di età. Le aziende giovanili (cioè
le imprese la cui partecipazione del controllo e della proprietà
è detenuta in prevalenza da persone di età inferiore ai 35 anni)
nel terzo trimestre 2024 sono 508 su 5mila 811, quindi l'8,7%,
mentre in termini di addetti del settore rappresentano il 6,3%
(2mila 077 addetti su 32mila 756).
Nonostante il forte recupero nel decennio, in termini di
valore della produzione, valore aggiunto e utili netti per
impresa turistica di capitali, la regione è ancora nettamente
indietro rispetto alla media nazionale. Il settore turistico
allargato dell'Umbria nel terzo trimestre 2024 rappresenta
l'1,4% del totale nazionale sia in termini di aziende attive,
sia in termini di addetti. Da notare che, in termini di
grandezza dimensionale delle imprese del settore turistico
dell'Umbria, la regione nel terzo trimestre 2024 ha raggiunto
esattamente il livello della media nazionale (5,6 addetti per
impresa). Quanti ai bilanci delle imprese di capitali del
settore, negli ultimi cinque anni l'Umbria fa decisamente meglio
della media italiana: nella regione il valore della produzione
per impresa cresce, tra il 2019 e il 2023, del 43,2%, contro il
+24% della media nazionale, mentre per quanto riguarda il valore
aggiunto il dato medio umbro per impresa del settore è +69,1%
contro il +27,1% del dato italiano. Nonostante il forte
recupero, l'Umbria presenta ancora livelli per impresa inferiori
alla media nazionale. Nel 2023 un'impresa di capitali registra
in media un valore della produzione di 957mila 994 euro, contro
1,366 milioni di euro del dato nazionale, così come il valore
aggiunto per azienda, sempre nel 2023, è di 359mila 718 euro in
Umbria e 481mila 715 euro nella media nazionale. Il tutto si
ripercuote sull'utile netto per impresa, che è di 49mila 478
euro in Umbria e 54mila 551 euro in Italia. (ANSA).
Camera commercio, per Umbria 'un decennio d'oro'
In base a uno studio dell'ente 'allargato' peso settore