(ANSA) - CAGLIARI, 07 NOV - "Questo percorso progettuale può
essere replicato anche in altri territori, in diversi ambiti, su
diversi cluster tecnologici". Ne è convinto Donatello
Aspromonte, esperto di business innovation per Manageritalia e
professore di startup strategy, commentando la 'Sulcis Challenge
Startup Battle', tre giorni incentrati sulle idee innovative per
lo sviluppo terrirotiale promossi da Manageritalia e dalla
Camera di commercio di Cagliari-Oristano.
"In queste tre giornate - spiega l'esperto - abbiamo portato
avanti un percorso di facilitazione che si chiama proprio di
co-design, cioè di disegno in maniera sinergica da parte di
tutti gli attori, di tutti gli stakeholder di un territorio più
o meno ampio, che può avere valenza provinciale o anche sub
regionale. Può dunque essere esportato e presentato come una
best practice da lanciare ovunque".
"La metodologia utilizzata l'abbiamo già testata nel mondo
delle università - sottolinea il professore - l'abbiamo fatto
nel Lazio e in Umbria. Adesso l'obiettivo è quello di portarla
nei diversi territori del nostro paese, ovviamente in
partnership con altri soggetti". Perché si è partiti dal Sulcis?
"C'è stata una forte spinta da parte della Camera di commercio e
del segretario generale", precisa Aspromonte. Oltre 45 gli
attori coinvolti: "Si tratta dei principali stakeholder del
territorio, delle associazioni di categoria e delle Università
sino alle startup. Tutti - racconta l'esperto - hanno lavorato e
cooperato su specifiche idee e progetti che avessero una reale e
concreta applicazione nella valorizzazione del territorio e dei
suoi attori sociali ed economici, i cui effetti si possano
applicare su tutta la vasta area del Sulcis Iglesiente". (ANSA).
La sfida tra le starup nel Sulcis un modello esportabile
Aspromonte (Manageritalia), 'è una best practice da rilanciare'