Economia

Prete (Unioncamere), intelligenza artificiale tema cruciale

'Usata ancora da poche aziende ma tecnologia avanza'

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 10 DIC - "L'intelligenza artificiale è un tema cruciale all'ordine del giorno. Sono ancora poche le aziende che hanno inserito l'utilizzo dell'intelligenza artificiale, che non è altro che la tecnologia che avanza. Negli ultimi anni abbiamo assistito a processi di digitalizzazione impetuosi con sempre aggiornamenti e maggiori possibilità di utilizzo. Il rischio dell'intelligenza arificiale è quello che ha sottolineato Papa Francesco, un problema etico. Io dico che l'uomo basta che conserrvi l'interruttore per spegnere". Lo ha dichiarato il presidente di Unioncamere Andrea Prete intervenendo alla Camera di Commercio di Bari alla presentazione del rapporto "La competitività delle medie imprese del Mezzogiorno tra percezione dei rischi e strategie di innovazione".
    Durante l'incontro è stato precisato che nei prossimi tre anni, il 41,3% delle medie imprese meridionali inizierà ad utilizzare l'IA (contro il 37,5% del resto d'Italia), non solo per migliorare le attività, ma anche per realizzarne di nuove e più innovative.
    "La vitalità del nostro Mezzogiorno - ha detto Gabriele Barbaresco, direttore dell'Area Studi Mediobanca - è testimoniata dal raddoppio, in 27 anni, del numero di medie imprese che vi operano. Un dato che mette in luce il connubio virtuoso tra una parte del nostro Paese che vuole realizzare il proprio riscatto economico e quella forma di imprenditoria che ha già contribuito alla fortuna del resto d'Italia" Per la presidente della Camera di Commercio di Bari, Luciana Di Bisceglie, "il dinamismo delle medie imprese mostra, in estrema sintesi, che è finita l'epoca di 'piccolo è bello' e quella di oggi è probabilmente l'epoca di 'cresci o esci'.
    Soprattutto per le medie imprese non ci sono ricette univoche ma certamente non si può, né si potrà, prescindere da un ruolo centrale delle medie imprese (quasi sempre piccole diventate grandi), affrontando con chiarezza e con un impegno forte delle istituzioni le sfide del mismatch occupazionale con adeguati investimenti, innovazione e capacità di fare sistema". (ANSA).
   

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