(ANSA) - PERUGIA, 19 MAR - Sono 5.610 le assunzioni
programmate dalle imprese umbre nel mese di marzo e 16.
Nel mese di marzo - si legge in un comunicato della Camera
di commercio -, il 16% delle imprese umbre prevede nuove
assunzioni, in linea con la media nazionale. Si concentrano nei
servizi (64%), seguiti da manifatturiero e costruzioni. A
livello nazionale, sono 456 mila i contratti previsti a marzo e
oltre 1,4 milioni quelli del trimestre (+2,8% rispetto all'anno
precedente).
Secondo l'indagine la difficoltà di reperimento di personale
qualificato resta un problema serio: il 54% delle imprese umbre
segnala problemi nel trovare candidati idonei, un dato superiore
alla media nazionale (48,2%). Tra le figure più difficili da
trovare ingegneri, tecnici della gestione dei processi
produttivi e fabbri ferrai.
Uno degli ostacoli principali è la necessità di esperienza
pregressa: il 63% delle assunzioni programmate richiede
competenze specifiche o esperienza nel settore. Questo fattore
rende ancora più difficile l'inserimento dei giovani nel mercato
del lavoro, evidenziando il bisogno di programmi di formazione
mirati.
Un ulteriore elemento da considerare è la crescente quota di
assunzioni rivolte a lavoratori immigrati. In Umbria, il 22%
delle imprese prevede di ricorrere a personale straniero per
coprire le posizioni vacanti, una percentuale superiore alla
media nazionale. Questo fenomeno si registra soprattutto nei
settori dei servizi operativi, della logistica e delle
costruzioni.
Alcuni settori risultano particolarmente colpiti dal
problema della carenza di manodopera qualificata. La difficoltà
di reperimento raggiunge il 66,5% per dirigenti e tecnici,
mentre per i tecnici della salute si arriva addirittura all'84%.
Tra le figure più ricercate ma difficili da trovare emergono
fabbri ferrai e saldatori (75,7%), fondamentali per il settore
manifatturiero e delle costruzioni.
Nella provincia id Perugia sono 4.400 assunzioni previste a
marzo e 12.530 nel trimestre. Il 65% delle entrate si concentra
nei servizi, il 70% riguarda imprese con meno di 50 dipendenti.
Solo il 12% delle assunzioni è destinato a dirigenti,
specialisti e tecnici, contro una media nazionale del 17%.
Terni: 1.210 assunzioni a marzo e 3.760 nel trimestre. Il
58% riguarda i servizi, il 70% delle aziende assumenti ha meno
di 50 dipendenti. Qui il 13% delle assunzioni è destinato a
figure qualificate e il 26% ai giovani under 30.
Un aspetto da evidenziare è la maggiore difficoltà di
reperimento nella provincia di Terni, dove il 56% delle
assunzioni previste risulta di difficile copertura, un dato
superiore alla media regionale del 54%. Questo valore indica una
criticità più marcata rispetto a Perugia, dove la domanda di
lavoratori è più diversificata tra settori e livelli di
specializzazione.
Le assunzioni umbre a marzo 2025 si concentrano
principalmente in industria manifatturiera e public utilities:
1.360 assunzioni; costruzioni: 670;
commercio: 850; servizi di alloggio e ristorazione, turismo:
1.160; servizi alle imprese: 1.040; servizi alle persone: 530. A
livello di profili richiesti, spiccano
operai specializzati e conduttori di impianti (35%); professioni
commerciali e dei servizi (28%); profili generici (17%);
dirigenti, specialisti e tecnici (12%); laureati (9%).
Secondo il report Excelsior, il 29% delle assunzioni
previste in Umbria riguarda giovani sotto i 30 anni. Tuttavia,
le imprese segnalano una crescente difficoltà nel trovarne con
competenze adeguate, soprattutto nei settori ad alta
specializzazione come ingegneria, meccanica avanzata e
programmazione informatica. Per attrarre nuovi talenti, le
aziende stanno puntando su percorsi di formazione e
apprendistato, con focus su settori strategici per l'innovazione
e la transizione ecologica.
Un altro aspetto "rilevante" è la prevalenza di contratti a
termine. Solo il 26% delle assunzioni previste sarà stabile,
ossia con contratti a tempo indeterminato o di apprendistato,
mentre il restante 74% sarà a tempo determinato o con durata
predefinita. Secondo l'analisi questo dato sottolinea la
difficoltà per molti lavoratori, specialmente giovani, di
trovare un impiego duraturo e stabile.
"L'occupazione in Umbria è in crescita, ma la difficoltà di
reperire lavoratori qualificati continua a rappresentare un
ostacolo per lo sviluppo delle imprese" è il commento di Giorgio
Mencaroni, presidente della Camera di commercio. "Con oltre il
54% delle assunzioni difficili da coprire - aggiunge -, diventa
urgente rafforzare le strategie per ridurre il mismatch tra
domanda e offerta di lavoro. Servono percorsi di formazione più
mirati, incentivi per le aziende che investono in competenze e
programmi di orientamento già nelle scuole, affinché i giovani
possano entrare nel mondo del lavoro con le giuste qualifiche.
Inoltre, è fondamentale rafforzare le agevolazioni fiscali per
le imprese che stabilizzano i contratti a termine, favorendo
così una maggiore continuità occupazionale. Le istituzioni
locali e nazionali stanno lavorando in questa direzione, ma
serve uno sforzo condiviso tra pubblico e privato per garantire
un mercato del lavoro più dinamico ed equilibrato. La crescita
dell'occupazione deve andare di pari passo con la creazione di
opportunità stabili e sostenibili nel lungo periodo. Si tratta
di questioni ormai essenziali non solo per la quantità dello
sviluppo, ma per la sua qualità sia economica che sociale".
(ANSA).
Più assunzioni in Umbria ma mancano lavoratori qualificati
Quadro in bollettino Excelsior di Unioncamere e Ministero Lavoro
