Un manifesto di impegni a tutela dei minori nel mondo digitale - web, social e nuove sfidanti tecnologie come l'intelligenza artificiale - è stato presentato e siglato oggi a Parma nella cornice di G-Talk. Un evento rivolto soprattutto ai ragazzi delle scuole e organizzato dalla Gazzetta di Parma insieme a numerosi partner, fra i quali ANSA, che è stato aperto da una tavola rotonda col ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara che ha sottolineato come la componente umana sia sempre da mettere al centro. Anche dinanzi alle forme più avanzate di IA.
"La componente umana e quindi la guida del docente e il ruolo centrale del docente devono essere sempre rispettati", ha spiegato Valditara ai tanti ragazzi in platea all'Auditorium Paganini nel corso del G-talk "Diritti nel web-Diritti e tutela dei ragazzi nel mondo digitale". Per i giovani "il digitale è una grande opportunità, ma può comportare anche notevoli rischi - ha aggiunto - quindi si deve educarne a un uso corretto. Basti pensare al cyberbullismo. Un tema questo che ormai è di trattazione mondiale, anche al G7 ne parleremo".
Dal palco il ministro ha invitato i giovani a un utilizzo responsabile dell'intelligenza artificiale. Con l'IA, ha detto, "non andrà mai messo in discussione il ruolo del docente". Quest'ultimo, insieme a un "principio di responsabilità individuale" sono il faro con cui approcciarsi alla tematica digitale.
Nella scuola il giudizio che danno i docenti sull'utilizzo dell'IA è testimoniato da una ricerca svolta da Indire e i cui risultati sono stati resi noti dal ministro: il 90% dei docenti vede favorevolmente l'utilizzo dell'IA a supporto dei compiti amministrativi, "abbiamo già iniziato a usarla", ha detto Valditara. Il 90,5% condivide l'idea che IA possa implementare i contenuti didattici e il 94% che sia utile per monitorare i progressi dell'attività dei ragazzi. C'è una generalizzata ammirazione per l'IA da parte dei giovanissimi: il 73% ha una visione ottimistica sul ruolo della società, il 63,8% ritiene possa migliorare il proprio apprendimento. Un Il 35% è preoccupato per una potenziale disumanizzazione dell'educazione, il 74% si dice preoccupato per l'uso illegittimo dell'IA.
Dalla seconda tavola rotonda - incentrata su "Imprese, Tech company e broadcaster: il contributo e la responsabilità sociale nel rispetto dei diritti dei minori" - è emerso come i big di Internet - da Google a Meta - si stiano attrezzando per proteggere gli adolescenti dai rischi della Rete. In particolare seguendo le indicazioni del Digital Service Act, il regolamento Ue che contiene norme più stringenti per le varie piattaforme per proteggere in particolare i più giovani. Per i quali ad esempio si impone di garantire elevati livelli di privacy e sicurezza introducendo strumenti come la verifica dell'età o strumenti di parental control. In questa direzione anche le tv, con i grandi broadcaster Mediaset e Rai, in particolare con l'ultimo nuovo contratto di servizio firmato.
Da Parma è stato lanciato poi un manifesto degli impegni a tutela dei minori, redatto dal professor Ruben Razzante, direttore scientifico dell'evento e docente di Diritto dell'informazione all'Università Cattolica del Sacro Cuore. Nel documento si sottolinea che "la tutela dei minori è un dovere fondamentale di ogni società che si ricollega al rispetto dei diritti umani e alla protezione dei soggetti vulnerabili".
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