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L'IA italiana si incontra a Napoli per Fair. Urso: "Occorre la collaborazione con le imprese"

L'ad dell'ANSA De Alessandri: "Una stagione di cambiamenti e minacce"

A Napoli la conferenza generale di Fair (fonte: Fair)

Redazione Ansa

La strada per la trasformazione digitale e vincere le sfide dell'Intelligenza Artificiale è ancora lunga, occorre puntare sulla collaborazione tra istituzioni, ricerca e impresa: a dirlo è stato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso intervenuto con un videomessaggio in apertura della prima Conferenza generale di Fair - Future AI Research che ha preso il via a Napoli.

"Le aziende stanno abbracciando le IA stanno iniziando ad abbracciare queste tecnologie per migliorare l'efficienza , ridurre costi e ottimizzare l'uso delle risorse ma allo stesso tempo stanno affrontando questioni cruciali come la trasformazione del lavoro, la protezione della privacy, la sicurezza dei dati e le implicazioni etiche", ha detto Urso spiegando le grandi trasformazioni di questi ultimi anni e ricordando alcuni dei programmi di sostegno alla trasformazione digitale italiana come le AI factories: "in collaborazione con Cineca e l'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale lavoriamo alla realizzazione di una fabbrica presso il Tecnopolo di Bologna, attorno al supercomputer Leonardo, per facilitare la diffusione di questa tecnologie tra le imprese".

Proprio questa è una delle caratteristiche principali di Fair, ha sottolineato Urso che ha anche ricordato gli investimenti a favore della trasformazione delle imprese fatti nell'ambito del Piano Transizione 5.0.

 

"Grazie all'Intelligenza Artificiale siamo agli albori di una stagione di grandi cambiamenti: si aprono opportunità straordinarie, ma straordinarie sono anche le minacce", ha detto Stefano De Alessandri, amministratore delegato dell'ANSA.

"Il rapporto dell'ANSA con l'IA inizia già nel 2018 quando abbiamo creato l'Osservatorio IA con cui abbiamo sviluppato prima di tutto consapevolezza e dal 2020 l'abbiamo introdotta all'interno dell'azienda, ad esempio per aiutare nella gestione e uso dell'enorme mole di notizie che riceviamo dalle altre agenzie del mondo, migliaia di notizie ogni ora in decine di lingue che devono essere gestite", ha detto De Alessandri.

L'ad ha ricordato anche che l'ANSA è stata la prima agenzia a introdurre il meccanismo della blockchain per certificare l'origine delle fonti come strumento per difendere la propria reputazione. "Sono convinto - ha aggiunto - che siamo agli albori di una stagione di grandi cambiamenti, si aprono opportunità straordinarie per il nostro lavoro così come straordinarie sono le minacce, basti pensare al tema delle fake news o deep fake". L'avvento di modelli linguistici come ChatGpt e in particolare l'uso di testi protetti da copyright per il loro addestramento ha spinto a una rapida risposta delle istituzioni, a differenza rispetto a quanto avvenuto con l'avvento del web. Risposte che hanno spinto molti grandi editori internazionali a definire accordi con alcuni dei maggiori attori dell'IA: "Ritengo che non ci siano problemi per lo sfruttamento dei nostri contenuti per uno uso puramente scientifico, ma se diventa un'attività commerciale occorre trovare degli accordi".

 

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