Professioni

Istat: necessari investimenti in formazione per innovare le Pmi

Il presidente Chelli all'evento di Confprofessioni, al Cnel

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 30 NOV - "Per adattarsi all'innovazione digitale sono necessari importanti investimenti in formazione: circa un terzo delle imprese (il 33,8 %) segnala di aver svolto formazione sulle innovazioni introdotte o previste": è un passaggio dell'intervento del presidente dell'Istat Francesco Maria Chelli, alla presentazione del "VIII Rapporto sulle libere professioni in Italia".
    Parlando delle rilevazioni effettuate dall'Istituto, poi, ha detto che "una impresa su 10 ha al suo attivo diversificazione attraverso la creazione di una nuova attività oltre quella prevalente. Dietro a questo valore complessivo c'è tuttavia una forte eterogeneità tra i diversi comparti: gli studi di consulenza aziendale, quelli di architettura e di ingegneria raggiungono quote intorno al 20%; all'estremo opposto, tra gli studi legali e contabili e i servizi veterinari, ha diversificato le proprie attività poco meno di un'impresa su 20.
    Per l'insieme delle imprese con almeno 3 addetti, la quota di quelle che hanno avviato processi di modernizzazione tecnologica è di poco superiore al 26%, a testimonianza della vitalità di questi settori", ha chiuso. (ANSA).
   

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