Professioni

Andoc (dottori commercialisti), sì al 'rating di affidabilità'

Michelino nel corso del congresso di oggi, a Napoli, sull'etica

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 19 APR - "Avere regole e codici deontologici certificati dagli Ordini è un valore aggiunto per cittadini e imprese, ma anche per gli stessi professionisti che devono sentirsi 'compliance' con queste regole ed elevare il proprio standard. Per questo crediamo che creare un "rating di affidabilità" sia una necessità, perché significherebbe certificare che il commercialista, depositario della figura del cliente, è integro e trasparente". A pensarla così il presidente dell'Andoc (Associazione nazionale dottori commercialisti) Mario Michelino, nel corso del congresso nazionale dedicato a "Etica e sostenibilità della professione", che si è svolto oggi, a Napoli (presso l'Hotel Excelsior); una giornata dedicata ai temi di maggiore attualità, divisa in quattro sessioni: l'etica e la deontologia della professione, ma anche la legalità e i rapporti con il mondo bancario e un confronto tra i vertici dei sindacati di categoria, con numerosi commercialisti arrivati nel capoluogo campano da ogni regione d'Italia.
    "Un professionista - ha aggiunto Michelino - con una propria integrità morale, serio e rispettoso delle regole", sono "tutti aspetti che, grazie al 'rating', sarebbero resi riconoscibili all'interno e all'esterno della categoria". Al congresso dell'Andoc hanno preso parte, tra gli altri, i presidenti delle Casse di previdenza dei dottori commercialisti e dei ragionieri Stefano Distilli e Luigi Pagliuca, il deputato di Iv Luigi Marattin, il senatore di FdI Sergio Rastrelli ed il vicepresidente e il consigliere nazionale dei commercialisti Michele de Tavonatti e Pasquale Mazza. (ANSA).
   

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