Professioni

Portovesme, sindaci e lavoratori in sciopero in Consiglio

Seduta dell'Aula sulla vertenza Glencore in vista incontro Roma

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 23 SET - Una ventina di sindaci del Sulcis e un centinaio di lavoratori degli stabilimenti Glencore di Portovesme e San Gavino hanno raggiunto Cagliari questa mattina per partecipare alla seduta del Consiglio regionale convocata per affrontare la vertenza Glencore, in vista dell'incontro previsto per domani alle 18 a Roma tra l'azienda, il ministro Urso con la sottosegretaria del Mimit Fausta Bergamotto e la ministra del Lavoro Marina Calderone.
    Nelle tribune dedicate al pubblico nell'Aula del palazzo di via Roma una delegazione di sindacati e dipendenti - oggi in sciopero - che seguono gli interventi dei consiglieri sulla mozione 15 sulla "annunciata chiusura da parte della Portovesme Srl - Glencore della linea zinco e delle gravi conseguenze per i lavoratori e il territorio", a prima firma del presidente della commissione Industria e Attività produttive Antonio Solinas.
    Tra i presenti anche il deputato di Fdi Gianni Lampis, rappresentante del Medio Campidano, che domani parteciperà all'incontro nella Capitale: "Glencore deve fare un passo indietro, ora ha buttato giù la maschera dopo anni di prese in giro, ha minacciato di fermare la linea zinco e questo significa che tutto ciò che ci è stato promesso in questi anni erano solo falsità - sostiene sollecitato dai giornalisti -: nessun piano di bilancio, la mancata volontà di sottoporre il progetto industriale e la valutazione di impatto ambientale, lo stabilimento di San Gavino già fermato da diverso tempo".
    La critica principale che arriva dai banchi dei consiglieri e dalla mobilitazione del territorio è che la multinazionale in questi ultimi dieci anni ha ottenuto oltre 160 milioni di sovvenzioni pubbliche "e quindi oggi tenere poca produzione solo per non fare le bonifiche significa ancora prendere in giro la Sardegna, i lavoratori, ma soprattutto quella che è la debole economia della nostra terra". (ANSA).
   

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