Professioni

Nelle imprese turistiche delle Marche 60% occupati è giovane

Recupera l'occupazione ma meno nel settore alberghiero.

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 09 OTT - Recupero dell'occupazione nelle imprese turistiche delle Marche dopo il brusco stop dovuto agli anni della pandemia: +6,2 anni pre-covid, +4,2 sul 2024. In Regione, nel 2023 hanno operato in media 5. 503 imprese turistiche con dipendenti. I lavoratori sono stati, in media, 34.415 (valori massimi e minimi di occupazione sono luglio e gennaio, con rispettivamente 47.855 e 24.483 dipendenti). La provincia che fa registrare il dato medio maggiore in termini occupazionali è quella di Ancona (10.029), seguita da Pesaro-Urbino (9.248), Macerata (6.500) e Ascoli Piceno (5.428).
    Questo quanto emerge da una ricerca condotta dalla Federalberghi sulla base dei dati Inps, in collaborazione con Ebnt presentata al Ttg Travel Experience.
    Un'occupazione giovane: più del 60% dei dipendenti del settore nelle Marche (21.290) ha meno di 40 anni. Il 50,2% dei dipendenti (17.271) ha un contratto di lavoro a tempo parziale, di questi per ragioni di stagionalità (7.046) rappresentano il 20,5% del totale, mentre quelli non stagionali (12.813) sono il 37,2%. Per quanto riguarda la retribuzione media annua standardizzata, il valore più alto riguarda gli stabilimenti termali (€ 19.031), seguiti dall'intermediazione (€ 18.564), dai servizi ricettivi (€ 17.107), dai pubblici esercizi (€ 13.252) e dai parchi divertimento (€ 10.626).
    In ultimo un focus sugli alberghi dove nel 2023 hanno operato in media 370 imprese alberghiere con dipendenti. I lavoratori sono stati, in media, 4.442 (valori massimi e minimi di occupazione sono luglio e febbraio, con rispettivamente 7.886 e 2.091 dipendenti). Il 37,7% dei dipendenti (1.674) ha un contratto di lavoro a tempo parziale. Anche il settore alberghiero, come il complesso del turismo, ha visto aumentare l'occupazione nel 2023 rispetto ai livelli pre-covid (+9%), ma rispetto all'anno precedente c'è stato un calo del 5,4%. In compenso, sono tornati a crescere i contratti a tempo indeterminato. Per quanto riguarda la retribuzione media annua standardizzata, il valore più alto riguarda i dirigenti (77.028 euro), seguiti dai quadri (50.453 euro), dagli impiegati (26.370 euro), dagli operai (€ 21.454) e dagli apprendisti (18.214 euro). (ANSA).
   

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