Professioni

Equo compenso,da Cdm ok a correttivo a Codice contratti pubblici

Due meccanismi per garantire i principi della legge del 2023

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 22 OTT - Approvato ieri in Consiglio dei ministri il correttivo al Codice dei contratti pubblici che, ha reso noto il ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, è frutto di una consultazione che il dicastero ha promosso lo scorso luglio e che ha coinvolto 94 soggetti, di cui 77 operatori privati e 17 soggetti pubblici, che hanno presentato circa 630 contributi.
    Il provvedimento introduce alcune correzioni a sostegno degli investimenti pubblici, con un 'focus' su dieci macro-temi principali, tra cui equo compenso, tutele lavoristiche, digitalizzazione, e revisione prezzi; si tratta di un dossier "seguito con particolare interesse dal vicepremier e ministro Matteo Salvini". Per l'equo compenso vengono introdotti due meccanismi per garantire i principi della legge sulla giusta remunerazione dei professionisti e dei lavoratori autonomi (in vigore dal maggio del 2023, ndr) nel settore dei contratti pubblici: per gli affidamenti diretti, è garantito un minimo dell'80% del corrispettivo previsto; per le procedure di gara, e si tutela l'equo compenso con meccanismi di calmierazione del peso dei ribassi che possono essere formulati sul 35% del corrispettivo, con un risultato sostanziale assimilabile a quello degli affidamenti diretti, ha fatto sapere il ministero.
    Quanto, poi, alle tutele lavoristiche, è confermata l'applicazione di un unico contratto collettivo nel bando di gara, con nuove linee guida per consentire alle stazioni appaltanti di individuare correttamente il contratto applicabile e per calcolare l'equipollenza delle tutele in caso di ricorso ad un diverso contratto. (ANSA).
   

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