(ANSA) - SENIGALLIA, 12 NOV - Condizioni igienico-sanitarie
precarie, impiego di manodopera irregolare, mancato rispetto
delle normative antincendio e di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Ma anche un articolato sistema di evasione fiscale.
Le ispezioni dei Finanzieri della Tenenza di Senigallia,
coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Ancona e i relativi atti convalidati dal Gip, hanno fatto
emergere una situazione di assoluto degrado e pericolo per i
lavoratori. I titolari delle aziende, cittadini stranieri che
operavano su commesse di imprese locali, sono stati denunciati
per diverse violazioni, tra cui l'impiego di lavoratori
clandestini, la mancata predisposizione di vie di fuga e sistemi
antincendio, e l'esecuzione di opere edilizie senza
autorizzazione.
Particolarmente preoccupanti le condizioni interne dei
laboratori: macchinari privi di dispositivi di sicurezza,
impianti elettrici non a norma e ambienti insalubri con evidenti
rischi per la salute dei dipendenti. In uno dei laboratori è
stato trovato un lavoratore clandestino, senza permesso di
soggiorno, che ha tentato di fuggire gettandosi da una finestra,
riportando solo lievi escoriazioni. L'uomo è stato fotosegnalato
e accompagnato presso la Questura per le pratiche di espulsione.
Durante i controlli è emerso che i locali ospitavano anche spazi
dormitorio ricavati abusivamente, in cui i lavoratori riposavano
tra i turni di lavoro. Inoltre, una cucina era stata adibita a
camera da letto e un magazzino fungeva da mensa improvvisata,
priva delle più elementari condizioni igienico-sanitarie e
attrezzata con bombole di Gpl.
Sul fronte fiscale, gli approfondimenti hanno portato alla luce
pendenze tributarie irrisolte e un sofisticato sistema di frode
fiscale. I titolari, per eludere il fisco, adottavano la pratica
del cosiddetto "apri e chiudi": le aziende, una volta divenute
insolventi, venivano chiuse per poi riaprire sotto nuove ragioni
sociali, trasferendo personale e macchinari e continuando ad
operare nello stesso luogo. Per garantire il recupero delle
imposte evase, sono stati sequestrati conti bancari, contanti e
beni di valore nella disponibilità dei denunciati.
L'operazione della Guardia di Finanza di Senigallia è volta a
tutelare il settore tessile della provincia di Ancona, un asset
strategico per l'economia locale, assicurando al contempo il
rispetto delle normative sul lavoro e la sicurezza dei
dipendenti. Questa azione si inserisce nell'impegno costante
delle Fiamme Gialle per garantire la leale concorrenza sul
mercato, difendendo le imprese che rispettano le regole da
quelle che, attraverso pratiche scorrette, riescono a proporre
prezzi competitivi a scapito della legalità. (ANSA).
Sigilli a laboratori tessili e macchinari, denunciati i titolari
Gdf: degrado e pericolo per lavoratori oltre a evasione fiscale