Professioni

In migliaia a Cagliari per sciopero, nei trasporti 70% adesione

Barbagallo(Uil) e Durante(Cgil) 'manovra governo senza risposte'

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 29 NOV - Migliaia di manifestanti si sono radunati in piazza a Cagliari per il corteo regionale, in occasione dello sciopero generale proclamato da Cgil e Uil contro la manovra del governo che non piace ai due sindacati che sollecitano modifiche sostanziali di per aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione e servizi pubblici e investire nelle politiche industriali. Lo stop di 8 ore riguarda tutti i settori privati e pubblici, ad eccezione dei trasporti dove è di 4 ore a fronte della precettazione imposta dal ministro Salvini (esclusi dallo stop i servizi ferroviari). .
    E i primissimi dati dello sciopero generale in Sardegna di tutto il comparto del trasporto pubblico locale, diffusi dal segretario regionale della Filt Arnaldo Boeddu, si attesta sul 70% di media. Alle 10 è iniziato anche lo sciopero relativo al comparto aereo con le prime cancellazioni dei voli in arrivo e in partenza dagli scali isolani. Analoga situazione nel trasporto marittimo con le isole minori La Maddalena e Carloforte dove l'adesione si sta attestando con una percentuale con picchi del 70%.
    In piazza a Cagliari anche il segretario generale della Uil pensionati Carmelo Barbagallo che critica la ritrovata "austerità che anche l'Europa sta portando avanti. Così come non eravamo d'accordo prima sull'austerità, non siamo d'accordo adesso - osserva parlando della manovra del governo - nel nostro Paese i lavoratori e i pensionati hanno perso il potere d'acquisto e non lo recupereranno con queste manovre che sono riduttive .Bisogna fare in modo che il governo cambia idea. Noi abbiamo gente che non riesce più a curarsi, abbiamo strutture che non riescono più a portare avanti le iniziative che sono necessarie per lo sviluppo del Paese.
    "Questa manovra non ci piace perché non dà risposte concrete alle esigenze reali del Paese - osserva Fausto Durante, segretario regionale Cgil sarda - L'Italia non è il Paese delle meraviglie che il governo dipinge. I salari sono bassi, le pensioni, soprattutto in Sardegna, sono più basse che nel resto del paese. Abbiamo un aumento della classe integrazione e un peggioramento di tutti i principali dati macroeconomici".
    (ANSA).
   

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