(ANSA) - FABRIANO (ANCONA), 29 NOV - Forte risposta dei
lavoratori delle Marche, con un'adesione nelle varie realtà
industriali di media all'80%, all'ondata di crisi e vertenze che
stanno mettendo a rischio quasi mille posti di lavoro nella
regione nei prossimi 12 mesi. Oltre 4.
Il countdown per un'ulteriore emorragia occupazionale è
partito anche per la Beko Europe che ha presentato un piano
industriale che prevede oltre 400 esuberi a Fabriano, tra 66
tute blu a Melano e il resto tra impiegati, dirigenti e
dipendenti dell'unità di Ricerca e Sviluppo. Un piano che
colpisce un'altra zona delle Marche, Comunanza (Ascoli Piceno)
con la chiusura dello stabilimento e 320 lavoratori a rischio,
oltre all'indotto. Una situazione difficile e complicata con un
tavolo al Mimit aggiornato al 10 dicembre prossimo. Discende da
queste situazioni la forte adesione allo sciopero generale di
oggi che secondo i dati diffusi dalla Uil di alcune delle
principali aziende ed enti locali, emerge che ha scioperato
all'Azienda ospedaliera regionale il 20% dei lavoratori, Ast di
Pesaro il 50% mentre nella sanità pesarese la media dello
sciopero è del 70% con punte del 90% nel blocco operatorio. E
ancora: alla Ifi il 65%, alla Poltrona Frau il 75%, alla Clabo
il 65%, alla Compagnia portuale il 65%. E poi alla Beko ha
scioperato il 60%, Crn il 92%, al Gruppo Ariston 79%,
all'Alluflon il 92%, allo Chef Express, a Le Machine Celibi il
100% e a Serenissima Ristorazione il 75%, alla Carnj Coop il
30%, alla Itm (Manifattura tabacchi) il 40%, Pieralisi 81%,
Fincantieri 63%, Skg 62%, Cebi Italy 71%, Emc Fime 78%, Omas
67%, Luna Quinto 97%, Electrolux 82%, Elica 79%, Antonio Merloni
81%, Raicam 60% e Skg 77%. (ANSA).
Sciopero, adesione altissima e in 4.500 al corteo a Fabriano
Quasi mille posti di lavoro a rischio nelle Marche entro 12 mesi