(ANSA) - PORTOSCUSO, 05 GEN - La fabbrica di alluminio
primario della Sider Alloys non decolla e martedì 7 è prevista
un'assemblea: si riparte con la mobilitazione dei sindacati e
dei lavoratori che chiedono l'intervento del governo.
Da sciogliere c'è il nodo relativo al riavvio dello
stabilimento che sino alla fermata degli impianti del 2012
produceva una media di 150 tonnellate di alluminio primario.
E' stata prorogata di una settimana la sospensione natalizia
delle attività "per questioni tecnico-organizzative" e i
lavoratori non dovranno rientrare il 7 come previsto ma il 13
gennaio. Inoltre, Il pagamento delle tredicesime che non sono
state liquidate a dicembre e il probabile pagamento degli
stipendi entro il 31 gennaio "crea una situazione ancor più
allarmante in prospettiva futura. Quindi la situazione si è
ulteriormente aggravata dovuta ai debiti esponenziali della
Sider Alloys verso le aziende terze come mensa e servizi che
quindi a loro volta a dicembre non hanno pagato gli stipendi -
osserva Masala - Una situazione di incertezza e precarietà che
non garantisce prospettive a chi e rientrato in fabbrica e a
coloro che sono in mobilità in deroga da anni a 480 euro e
attendono il rientro nello stabilimento".
Per la Fsm-Cisl "è necessario quanto prima, essere messi a
conoscenza della situazione e ricevere aggiornamenti sullo stato
di avanzamento del cronoprogramma del progetto di rilancio. Per
quanto ci riguarda abbiamo la necessità che arrivi la
convocazione da parte del ministero per avere degli elementi
certi legati al futuro dello stabilimento. Occorre che la
politica Regionale e Nazionale intervengano per sbloccare
definitivamente questa vertenza che ormai dura da troppo tempo".
(ANSA).
Si riaccende vertenza Sider Alloys, 'intervenga Governo'
Cisl, 'faccia rimettere in marcia gli impianti'