Professioni

Infortuni sul lavoro in calo nelle Marche

Bianchini: 'nei primi 11 mesi 2024 sono stati 15.413 (- 1.9%)

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 11 GEN - Gli infortuni denunciati all'Inail, nella regione Marche, nei primi undici mesi del 2024 sono stati 15.413 (- 1. 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno).
    Il 65% sono di uomini e il 78% di lavoratori italiani. Lo rende noto Guido Bianchini, già presidente cocopro Inail Ascoli Piceno e membro coordinamento nazionale Uil cocopro, su dati Open Data Inail rielaborati.
    "Sia il settore industriale e servizi, sia l'agricoltura presentano delle riduzioni mentre quelli per "conto dello Stato" hanno un incremento del 3% (da 2.431 a 2.505). Tutte le province marchigiane registrano delle diminuzioni nelle denunce d'infortunio presentate ad eccezione di quella di Fermo. Più specificatamente: Ancona da 5.310 a 5.206; Ascoli Piceno da 2.119 a 2.047 (-3.4%); Macerata da 3.332 a 3.250; Pesaro Urbino da 3.780 a 3.661. Fermo da 1.183 a 1.249 (+5.6%).
    Anche gli infortuni Mortali registrano una diminuzione poiché si passa da 21 a 19 (-9.5%) di cui 6 in itinere; le costruzioni con 3 decessi è il settore maggiormente colpito (+50%). L'84% di lavoratori italiani e il 94% di uomini. Ancona con 7 decessi è la provincia più colpita seguita da Fermo e Macerata con 4 poi e Pesaro Urbino con 3 e Ascoli Piceno con un morto.
    Circa le malattie professionali prosegue il trend negativo nella nostra regione queste passano da 6.229 a 7.273 (+16.8%); il 71,8% di uomini; l'88% di lavoratori italiani. La nostra Regione resta al terzo posto, dopo Toscana e Puglia in questa triste classifica. Tutte le province marchigiane registrano un incremento delle patologie professionali denunciate ovvero: Ancona da 1.254 a 1.589 (+26.7%); Ascoli Piceno da 717 a 770 (+7.4%); Fermo da 785 a 886 (+12.9%); Macerata da 1.897 a 2.247 (+18.5%); Pesaro Urbino da 1.566 a 1.781 (+13.7%).
    Per Bianchini "il Report è a due facce con aspetti positivi circa i dati sugli infortuni e negativi sulle malattie professionali è quindi importante un'azione proattiva di tutti i soggetti interessati in questo campo ovvero più prevenzione, In-Formazione e sensibilizzazione l'attenzione deve essere continua e quotidiana". (ANSA).
   

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