Sette milioni di persone in Italia vivono con una pensione che non raggiunge neppure i 1.000 euro al mese.
Ma nonostante ciò il responsabile dell'Ispettorato Generale per la Spesa Sociale della Ragioneria Generale dello Stato, Francesco Massicci, ha assicurato che "la sostenibilità macroeconomica del sistema pensionistico italiano è, in prospettiva, tra le migliori in Europa" e i rischi sono "assai contenuti". L'importo medio annuo delle pensioni nel 2012, secondo l'Istat, è stato pari a 11.482 euro, 253 euro in più rispetto al 2011 (+2,3%). Ma quando si va ad analizzare nel dettaglio si vede che ci sono 2,2 milioni di pensionati, ovvero il 13,3%, sotto i 500 euro mensili. La fetta più ampia, poi, si trova tra i 500 e i 1.000 euro: si tratta di poco meno di 4,9 milioni di persone (il 29,3%). Ha puntato quindi il dito contro le "pensioni da fame" il Codacons chiedendo al governo di intervenire, mentre la Uil pensionati ha parlato di una "situazione drammatica" e l'Ugl ha accusato il governo di incapacità, sottolineando l'importanza di una mobilitazione. Piuttosto unanimi anche le reazioni dal mondo politico. Per il deputato democrat, Davide Zoggia "pensare di vivere con meno di 1000 euro al mese è a rischio allarme sociale", e la capogruppo di Ncd alla Camera Nunzia De Girolamo ha chiesto di aprire immediatamente un piano d'azione che abolisca la riforma Fornero. Si scaglia invece contro le pensioni d'oro la presidente di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, Giorgia Meloni e dice che il suo partito non rinuncerà alla battaglia per cancellare "privilegi ingiusti e odiosi".
Istat: sotto i 1.000 euro 4 pensioni su dieci
Poco più di 7 milioni di persone. Ma 11mila pensioni d'oro e una su cento sopra 5mila euro. Spesa sale a 270,7 miliardi