(di Claudio Salvalaggio)
Come la 'parata dei vinti' organizzata da Stalin il 17 luglio 1944 nel centro di Mosca, dove sfilarono 50 mila prigionieri di guerra tedeschi davanti ad una folla inferocita. I ribelli filorussi dell'est ucraino hanno riservato la stessa umiliazione ad alcune decine di soldati ucraini catturati, costretti a marciare a testa bassa e con le mani legate dietro la schiena in piazza Lenin a Donetsk. Una aperta violazione della convenzione di Ginevra sui prigionieri di guerra. "Fascisti, fascisti","Pederasti", "uccidete bambini", grida la gente, scagliando rifiuti e bottigliette d'acqua. E' la risposta alla parata militare rispolverata a Kiev dal presidente Petro Poroshenko per rilanciare l'orgoglio patriottico e il morale delle truppe - impegnate nel conflitto nell'est del Paese - nel 23/mo anniversario dell'indipendenza dall'Urss. Uno sfoggio di muscoli accompagnato dall'annuncio che Kiev spenderà nei prossimi due anni oltre 2,2 miliardi di euro per il riarmo. "Una costante minaccia militare incomberà sull'Ucraina'' nel prossimo futuro, ha spiegato. "Gli eventi degli ultimi mesi si sono trasformati per noi in una guerra vera, anche se non dichiarata", una guerra "arrivata da dove non ce la aspettavamo", ha arringato la folla e i soldati, alludendo alla Russia, accusata da Kiev di armare e finanziare la ribellione nell'est. "Ma negli ultimi sei mesi e' nato un nuovo esercito ucraino in un pesante ed estenuante combattimento'', ha aggiunto prima di volare ad Odessa per una parata navale. Nel Maidan, cuore della rivolta filo europea, la gente e' commossa, molti hanno le lacrime agli occhi quando passano le colonne di soldati - alcuni tornati dal fronte - di blindati, di lancia missili e sistemi di difesa anti aerea. Si prega, si depongono fiori, si osserva anche un minuto di silenzio per i circa 100 manifestanti uccisi a Kiev durante la rivolta. Non mancano comunque le polemiche, anche nel governo, per una parata resuscitata in un momento di gravi difficoltà finanziarie per il Paese, peraltro cinque anni dopo la sua abolizione da parte di Ianukovich. Ma e' prevalsa la priorità patriottica, anche alla vigilia del vertice del 26 agosto a Minsk tra Unione doganale (Russia, Bielorussia, Kazakhstan), Ue e Ucraina durante il quale ci sarà un faccia a faccia tra Putin e Poroshenko. Un incontro che "sicuramente non porterà ad una svolta", ha avvertito in una intervista alla tv Ard la cancelliera tedesca Angela Merkel, tuttavia "fermamente convinta che c'è solo una soluzione politica" al conflitto.
"La situazione è molto fragile e molto pericolosa", ha ammesso, rilanciando il negoziato con Mosca: "voglio trovare, e questa è l'opinione di molti altri, una via che non danneggi la Russia. Vogliamo continuare ad avere anche con la Russia buoni rapporti commerciali". La cancelliera, che ieri ha portato il suo sostegno a Poroshenko, ha anche negato al momento di vedere il "segnale rosso di pericolo" per il rifornimento di gas russo all'Europa attraverso l'Ucraina. Mentre Papa Francesco invia gli auguri a Poroshenko per la festa dell'indipendenza e prega per "l'amata terra di Ucraina" e le troppe sofferenze tra la popolazione civile, nell'est si continua a morire. Cinque soldati nelle ultime 24 ore e cinque civili durante un bombardamento che ha colpito un ospedale e una chiesa durante una messa nella regione di Donetsk. Nella città roccaforte dei separatisti, invece, l'artiglieria ha centrato, dopo lo stadio dello Shakhtar (la squadra di calcio campione d'Ucraina), anche un altro ospedale, fortunatamente senza fare vittime. A Lugansk, secondo bastione filorusso, e' cominciata la distribuzione degli aiuti umanitari portati dal convoglio russo. (ANSA).
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