Ucraina: fonte Gb a Cnn,4-5mila soldati russi nell'est
In Ucraina orientale ci sarebbero già 4-5mila soldati russi, molti più dei mille denunciati nei giorni dalla Nato. Lo sostiene una fonte del governo britannico alla Cnn. I militari, secondo la stessa fonte, stanno combattendo nei pressi di Donetsk e Lugansk, mentre altre 20mila unità sono appostate al confine all'interno del territorio russo
Financial Times, Forza multilaterale dei paesi Nato. La Gran Bretagna e altri sei
stati creeranno una forza multilaterale con almeno 10.000 uomini per rafforzare la risposta della Nato all'aggressione della Russia in Ucraina. Lo riporta il Financial Times, sottolineando
che l'annuncio ufficiale e' atteso la prossima settimana dal primo ministro inglese, David Cameron, in occasione del vertice della Nato. La 'joint expeditionary force' includerà unità
navali e truppe di terra e sarà guidata dagli inglesi. I paesi che al momento coinvolti sono Danimarca, Lettonia, Estonia, Lituania, Norvegia e Olanda. Il Canada avrebbe espresso
interesse per l'iniziativa.
In Ucraina é in corso "una guerra" vera e propria. Lo sostiene su Twitter il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski. "Se là c'è l'aria di una guerra... e si uccide come in guerra, allora è una guerra", scrive Sikorski, che in queste ore si trova a Milano per una riunione informale dei ministri degli Esteri dell'Ue.
"Dobbiamo sapere cosa stiamo affrontando, dobbiamo dirlo chiaramente: siamo davanti alla seconda invasione russa dell'Ucraina in un anno". Lo ha detto il ministro degli Esteri svedese Carl Bildt arrivando alla riunione informale dei ministri europei a Milano, riferendosi - ma senza citarla - alla Crimea. Eventuali ulteriori sanzioni saranno "domani sul tavolo" del Consiglio europeo, ha aggiunto.
E' alta la tensione fra la Russia e l'Ucraina, con Mosca che continua a negare lo sconfinamento di suoi militari in territorio ucraino. La Nato però ribadisce: "Nonostante le smentite di Mosca è chiaro che le truppe russe hanno superato la frontiera" dell'Ucraina "e agiscono all'interno del Paese". Così il segretario dell'Alleanza Atlantica dopo una riunione straordinario dal Consiglio Nato-Ucraina. Mosca, aggiunge, "sfida ogni sforzo doplomatico per una soluzione pacifica".
Le truppe russe si stanno "apparentemente avvicinando a Mariupol", nel sud-est dell'Ucraina: lo ha detto il ministro degli esteri polacco, Radoslaw Sikorsky, entrando alla riunione informale dei ministri europei a Milano, sottolineando che in Ucraina "la gente muore a migliaia".
Putin ha paragonato l'operato dell'esercito ucraino contro le città dei ribelli assediate nell'est ucraino a quello delle truppe naziste "che circondavano le nostre città e sparavano direttamente ai loro abitanti". Il paragone è stato fatto in un discorso a un forum giovanile filo Cremlino a Seligher. Per Mosca, Kiev potrebbe sottrarre illegalmente parte del gas russo diretto in Europa.
Il comportamento della Russia in Ucraina "non resterà senza conseguenze", avvertono Usa e Germania e sull'Ucraina la Nato ribadisce che forze russe agiscono dentro l'Ucraina. Secondo il portavoce della Casa Bianca, le sanzioni hanno avuto un ''impatto significativo'' sull'economia russa. Josh Earnest in un'intervista a Bloomberg Tv precisa che sanzioni piu' ampie contro Mosca per la crisi in Ucraina sono ancora un'opzione.
Dopo le incursioni russe nell'est del Paese, l'Ucraina ha rilanciato il suo processo di adesione alla Nato. "Il governo ha sottoposto al parlamento un progetto di legge per annullare lo status fuori dei blocchi dell'Ucraina e tornare sulla via dell'adesione alla Nato", ha dichiarato il premier Arseni Iatseniuk nel consiglio dei ministri.
La risposta della Nato. "Ogni Paese ha diritto di decidere da solo le alleanze". Lo sottolinea il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, dopo la riunione straordinaria del Consiglio Nato-Ucraina in cui, precisa, non si è discusso della possibile adesione di Kiev all'Alleanza ipotizzata dal premier Arseni Iatseniuk.
IL NODO ENERGETICO - Esistono "forti rischi" per le forniture di gas all'Europa in inverno: lo ha detto il ministro dell'energia russo, Alexander Novak.
Kiev potrebbe sottrarre illegalmente parte del gas russo diretto in Europa attraverso i metanodotti ucraini in vista della stagione fredda. Lo ha dichiarato il ministro dell'Energia russo Alexander Novak, citato dall'agenzia Itar-Tass, a margine di un incontro con il commissario Ue per l'Energia Gunther Oettinger.
La Russia è disposta a tornare a fornire gas all'Ucraina, ma a patto che prima questa paghi 1,45 miliardi di dollari di debito per il 2013. Lo ha detto l'ad del gigante russo del gas Gazprom, Alexiei Miller. A luglio la Gazprom aveva annunciato che il debito ucraino sul gas ammontava a 5,2 miliardi di dollari. La Gazprom è disposta a offrire all'Ucraina uno "sconto" di 100 dollari per mille mc sul prezzo del gas. Lo ha annunciato il ministro dell'Energia russo Alexander Novak. Quando in Ucraina è salito al potere un governo filo-occidentale, Mosca ha fissato la tariffa per il gas per Kiev a 485,5 dollari per mille mc: il prezzo più alto d'Europa. L'Ucraina ha già rifiutato questo "sconto" a giugno, poco prima che la Russia chiudesse i rubinetti del gas a Kiev per il mancato pagamento di un debito miliardario per il metano.
BILANCIO DI SANGUE IN UCRAINA - Quasi 2.600 persone sono rimaste uccise nel conflitto nell'est dell'Ucraina dallo scorso aprile. Lo denuncia l'Onu. "Almeno 2.593 persone sono morte tra metà aprile e il 27 agosto", rivela un rapporto della Nazioni Unite sottolineando che la "tendenza è allarmante".
LO SCONFINAMENTO DELLE FORZE RUSSE IN UCRAINA - Le forze dell'organizzazione del trattato per la sicurezza collettiva (Csto), un'alleanza militare tra repubbliche ex sovietiche guidata da Mosca (Russia, Bielorussia, Kazakhstan, Armenia, Kirghizistan, Tagikistan), "sono pronte a prendere parte a qualsiasi operazione di mantenimento della pace" in Ucraina: lo ha dichiarato Nikolai Borduzha, segretario generale dell'organizzazione, ribattezzata anche come la "Nato russa". Lo riferisce Ria Novosti.
Il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov smentisce la presenza di truppe russe nell'Ucraina orientale, liquidando le foto satellitari della Nato come ''qualcosa dello stesso genere'' di quelle precedenti, rivelatesi poi prese da ''computer games''. ''Non e' la prima volta che sentiamo congetture sfrenate, ma finora non sono mai stati presentati fatti'', ha osservato in una conferenza stampa a Mosca.
Per Mosca ''non ha senso commentare seriamente'' le immagini satellitari diffuse dalla Nato come prova della presenza di truppe russe nell'Ucraina dell'est. "E' diventato ridicolo. Se prima almeno qualcuno metteva il suo nome su queste immagini, fosse Breedlove (il comandante supremo Nato in Europa, ndr), Rasmussen (il segretario generale dell'Alleanza uscente, ndr) o anche Lungescu (la portavoce, ndr), ora esitano", ha sottolineato il gen. Igor Konashenkov, portavoce del ministero della difesa russo.
Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto nella notte ai separatisti filorussi di aprire un "corridoio umanitario" per le truppe ucraine rimaste circondate dopo la presa da parte dei ribelli di Novoazovsk, città strategica nell'est dell'Ucraina. "Mi appello alle forze ribelli perché aprano un cordone umanitario per le truppe ucraine che sono state circondate, alfine di evitare inutili vittime e per consentirgli di ritirarsi dalla zona delle operazioni", dichiara Putin in un comunicato indirizzato "agli insorti della Novorossija" (Nuova Russia). I soldati ucraini sono stati circondati dopo "i considerevoli successi (dei separatisti) contro l'operazione militare di Kiev", continua il presidente russo, chiedendo a Kiev di "mettere fine ai combattimenti, stabilire un cessate il fuoco e negoziare con i rappresentati del Donbass". Putin ha anche chiesto ai separatisti filorussi di fornire "un aiuto medico" ai soldati feriti, aggiungendo che la Russia "si tiene pronta e fornirà aiuti umanitari alla popolazione del Donbass". La Russia è accusata dall'Occidente di sostenere i separatisti e di aver inviato soldati in Ucraina, più di mille secondo la Nato. Ieri Kiev ha reso noto che le "truppe russe" hanno preso il controllo della città di frontiera strategica di Novoazovsk (11.000 abitanti), 100 km a sud della roccaforte ribelle di Donetsk.
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