(di Claudio Accogli)
Un messaggio di pace per tutto il mondo, in un momento in cui il mondo è segnato dall'estremismo, è quello lanciato dal Cairo in occasione della cerimonia per la fine del restauro della "Chiesa sospesa" copta, una tra le più antiche d'Egitto, costruita sull'antica fortezza romana di Babilonia.
La chiesa risale al III-IV secolo dopo Cristo e ci sono voluti 16 anni per ristrutturarla.
La chiesa offre uno spettacolo mozzafiato: all'esterno si scorgono ancora le mura dell'antica fortezza romana, vere e proprie fondamenta del luogo di culto. Per questo la chiesa, dedicata a Maria, è oramai nota come "sospesa", al di sopra di questi meravigliosi bastioni.
La parte posteriore è chiusa al pubblico, ma un guardiano chiude un occhio e ci fa entrare. Il colpo d'occhio è fantastico, si possono ammirare le splendide torri e l'antica porta.
L'interno della chiesa non è meno splendente, e qui è ben visibile come il restauro l'abbia "rimessa a nuovo". Ovunque campeggiano le icone: ce ne sono oltre 100.
Il ministro per le Antichità, Mamdouh Eldamaty, ha spiegato che il restauro ha rafforzato le fondamenta e la fortezza romana, mentre le decorazioni e le icone sono state riportate agli antichi splendori anche grazie alla collaborazione di esperti russi. "E' divenuta un simbolo in questo mondo che soffre dell'estremismo", ha aggiunto La millenaria chiesa è poi soggetta alle intemperie dello smog, dell'umidità, delle perdite di acqua in un sistema antiquato. Si staglia nel centro del quartiere copto, non lontano da altrettanto celebri moschee. (ANSA).