Un via vai ininterrotto. Una processione straziante di volti rigati di lacrime. Volti giovani, che depositano fiori e candele davanti al liceo Joseph Koenig di Haltern am See, cittadina tedesca del Nordreno-Vestfalia. "Perché?", si chiede un cartello lasciato da qualcuno sulla scalinata dell'ingresso della scuola che nella tragedia aerea del'altro ieri mattina ha perso 16 studenti e due insegnanti. Una tragedia su cui il destino si è accanito: quei ragazzi partiti per la Spagna per uno scambio linguistico e culturale erano stati scelti con un sorteggio. Viste le tante richieste, ha spiegato il preside Ulrich Wessel, l'istituto europeo aveva deciso di organizzare un'estrazione, risultata fatale per i vincitori.
"Oggi siamo rimasti soli", recita un altro messaggio dei compagni. Un dolore che li accompagnerà per tutta la vita. Quasi nessuno, tra loro, ha voglia di parlare. "Non li conoscevo direttamente - racconta il tredicenne Felix accompagnato da Julia, timida e insicura al suo fianco -, abbiamo saputo dell'incidente ieri mattina in cortile. La voce si è diffusa subito e hanno interrotto le lezioni. Conoscevo invece una delle due insegnanti: era la mia professoressa di religione. Una persona gentile. Sembrava felice". Una delle due accompagnatrici si era appena sposata, l'altra si sarebbe sposata a breve, ha raccontato ancora il preside del liceo. "Sono qui per riflettere, per elaborare il dolore per le vittime", racconta all'ANSA Daniela, una pilota Lufthansa in divisa che se ne sta in disparte davanti al liceo, dall'altra parte della strada, sola con un caffè nero e la faccia ancora più scura. Alta, bionda, il viso scavato dalla sofferenza, Daniela è sicura che i suoi colleghi che ieri e oggi non si sono presentati agli imbarchi non l'hanno fatto per paura, o peggio per criticare Germanwings o la sua holding. "Lufthansa ha standard di sicurezza altissimi. Se non ti fidi del mezzo non puoi fare questo lavoro. È solo che quando entri in cabina di pilotaggio devi stare al 100%, hai la responsabilità dei passeggeri".
In cielo una distesa opprimente di nuvole lattiginose lascia cadere gocce di pioggia sui volti scuri dei passanti di questa cittadina di 38mila anime. "Cerchiamo di restare uniti", ripetono in molti. Praticamente tutti qui conoscono qualcuno che ha perso un parente. "Come è possibile che Dio abbia permesso una cosa del genere?", si chiede un'anziana signora con le lacrime agli occhi per il dolore suo e della nipotina, che aveva tante amicizie tra gli scomparsi. "Allora vuol dire che almeno un po' è cattivo".
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