Altri tremila migranti e profughi hanno raggiunto l'Ungheria nelle ultime 24 ore secondo quanto riferito dalla polizia magiara. Di essi, è stato precisato, 700 sono bambini. Si tratta del numero maggiore di arrivi in un solo giorno in Ungheria, dove dall'inizio dell'anno sono entrati 140 mila migranti della rotta balcanica, più del doppio rispetto all'intero 2014.
Nonostante la decisione di Budapest di erigere la barriera metallica lungo il confine con la Serbia, i migranti riescono comunque ad oltrepassare il confine, e per questo le autorità hanno disposto l'invio di ulteriori 2.100 poliziotti alla frontiera, con cani, cavalli e l'appoggio degli elicotteri. Il partito del premier Viktor Orban intende inoltre chiedere al Parlamento l'autorizzazione all'invio dell'esercito per bloccare l'enorme flusso migratorio. Secondo la polizia tale incremento di arrivi si spiega con il desiderio dei migranti di raggiungere l'Ungheria prima del completamento del muro "difensivo" previsto entro la fine di agosto.
Il capo della polizia Karoly Papp ha ad ogni modo assicurato ai giornalisti che i poliziotti "non avranno l'ordine di sparare". Il consiglio di sicurezza ha quindi istituito la "guardia di frontiera" che avrà sei raggruppamenti, e un effettivo totale di 2016 uomini. L'obiettivo è bloccare l'esodo dei migranti.
I migranti stanno marciando sulla rotta dei binari della ferrovia Subotica (Serbia)-Szeged (Ungheria sud), o semplicemente alzano con mezzi di fortuna il filo spinato per passare. Il premier Viktor Orban ha convocato il consiglio di sicurezza per decidere nuove misure. La polizia ungherese è intervenuta lanciando lacrimogeni contro un gruppo di 200 rifugiati che volevano parlare con un giornalista della Tv pubblica nel centro di accoglienza di Roeszke. I migranti protestavano perché i funzionari dell'Ufficio immigrazione registrano i richiedenti asilo prendendo loro le impronte digitali.
Già si erano verificati tafferugli tra polizia e migranti vicino al centro di accoglienza di Roeszke (Ungheria sud), sull'autostrada. La tensione era scoppiata quando gli agenti avevano radunato con megafoni 300-400 migranti per farli salire su pullman, e alcuni si erano rifiutati di seguire gli ordini. Alla fine tutti i rifugiati sono saliti sui pullman. Al confine ungherese sono arrivati i migranti che la fine della settimana scorsa erano riusciti a forzare la frontiera tra la Grecia e la Macedonia.
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