Mondo

Achille Lauro, la cronologia del sequestro

Il 7 ottobre del 1985 un commando palestinese dirotta la nave da crociera e uccide Leon Klinghoffer, poi il pasticcio di Sigonella

Redazione Ansa

Il dirottamento dell'Achille Lauro fu un atto terroristico avvenuto nel 1985, con il sequestro da parte di un gruppo di terroristi palestinesi della nave da crociera Achille Lauro, durante il quale fu perpetrato l'omicidio di Leon Klinghoffer, un cittadino americano di origine ebraica.

Il 7 ottobre viene sequestrata da un commando palestinese la nave Achille Lauro mentre compiva una crociera nel Mediterraneo, al largo delle coste egiziane.

I terroristi, membri del Fronte per la Liberazione della Palestina (FLP) erano:  Bassām al-ʿAskar, Aḥmad Maʿrūf al-Asadī, Yūsuf Mājid al-Mulqī e ʿAbd al-Laṭīf Ibrāhīm Faṭāʾir.

A bordo erano presenti 201 passeggeri e 344 uomini di equipaggio.

Dopo frenetiche trattative diplomatiche si giunse, in un primo momento, ad una felice conclusione della vicenda, grazie all'intercessione dell'Egitto, dell'OLP di Arafat (che in quel periodo aveva trasferito il quartier generale dal Libano a Tunisi a causa della guerra del Libano) e dello stesso Abu Abbas , uno dei  negoziatori, proposti da Arafat ,che convinse i terroristi alla resa in cambio della promessa dell'immunità.

Due giorni dopo si scoprì tuttavia che a bordo era stato ucciso un cittadino americano, Leon Klinghoffer, ebreo e paralitico a causa di un ictus: l'episodio provocò la reazione degli Stati Uniti.

L'11 ottobre alcuni caccia statunitensi intercettarono l'aereo egiziano,un Boeing 737, che secondo gli accordi stava conducendo  in Tunisia i membri del commando di dirottatori e lo stesso Abu Abbas, costringendolo a dirigersi verso Sigonella, in Italia, dove fu autorizzato ad atterrare poco dopo la mezzanotte.

L'allora presidente del Consiglio italiano Bettino Craxi si oppose tuttavia all'intervento americano, chiedendo il rispetto del diritto internazionale.

All'aeroporto si schierarono a difesa dell'aereo i carabinieri di stanza all'aeroporto contro la Delta Force statunitense

Si trattò della più grave crisi diplomatica del dopoguerra tra l'Italia e gli Stati Uniti, che si risolse cinque ore dopo con la rinuncia degli USA ad un attacco all'aereo sul suolo italiano.

I quattro membri del commando terrorista vennero presi in consegna dalla polizia e rinchiusi nel carcere di Siracusa.

Gli Stati Uniti richiesero nuovamente la consegna di Abu Abbas, in base agli accordi di estradizione esistenti tra Italia e USA, ma il Boeing egiziano venne quindi trasferito a Fiumicino, dove Abu Abbas e l'altro mediatore dell'OLP vennero fatti salire su un diverso velivolo.

 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it