"Come famiglia non abbiamo paura, desideriamo che si arrenda, che si consegni per portare le risposte che tutti cerchiamo, preferiamo vederlo in prigione che in un cimitero": così Mohamed, il fratello di Salah Abdeslam in un'intervista al primo canale della tv pubblica Rtbf (La Une).
"Credo - ha proseguito - che i miei fratelli non si siano radicalizzati ma siano stati manipolati.