Un centinaio di persone, chiamate dall'associazione italiana no profit 'Progetto Dreyfus', ha manifestato ieri sera a Tel Aviv davanti il luogo dell'attentato mortale compiuto il primo gennaio scorso da un arabo israeliano. Con l'hashtag #whereistheworld?, la manifestazione ha voluto protestare contro la mancanza in questa occasione di leader europei e mondiali in Israele a differenza della solidarietà mostrata a Parigi per l'attentato a Charlie Hebdo e all'iperkoscher del gennaio del 2015.
Per questo i manifestanti innalzavano sagome di Hollande, Putin, Ban Ki-Moon, Cameron, Obama, Renzi, Erdogan, Merkel e Sarkozy che all'epoca in parte scesero in piazza contro l'attentato a Parigi. "Innanzitutto - ha detto Alex Zarfati di 'Progetto Dreyfus' - abbiamo voluto dimostrare la nostra solidarietà alle vittime dell'attentato di Tel Aviv, ma anche denunciare il doppio standard che la stampa e i politici mondiali ed europei adottano nei confronti delle vittime israeliane". "Un evento di impatto che ha voluto mettere in evidenza - ha aggiunto Beny Raccah di 'Progetto Dreyfus' - il silenzio e l'assenza dei leader mondiali a Tel Aviv ma presenti a Parigi".
All'iniziativa - che è stata trasmessa in diretta su Periscope e che secondo gli organizzatori ha avuto 400 contatti - ha dato l'adesione anche 'Hevra' Olei Italia', l'associazione che rappresenta gli emigrati ebrei italiani in Israele: "La politica dei due pesi e di due misure - ha detto il presidente Vito Anav - è per noi inaccettabile".
Israele: Progetto Dreyfus, "Doppio standard vittime terrorismo"
Manifestazione a Tel Aviv in solidarietà vittime attentato 1/1