Europa

Bruxelles: Isis infiltrato nello staff dell'aeroporto di Zaventem. Salah sarà estradato in Francia

Sicurezza scalo belga: almeno 50 partiti per Siria ora lavorano qui

Redazione Ansa

Le richieste di 37 richiedenti asilo in Belgio sono oggetto di uno screening approfondito da parte delle autorità belghe in quanto sono sospettati di avere legami con l'Isis. E' quanto rivelano i giornali del gruppo Sudpresse. Secondo il ministro della giustizia Koen Geens, però, nessuno di questi rappresenterebbe una minaccia diretta. E' in ogni caso dallo scorso settembre che la Sicurezza di stato effettua uno screening sistematico dei migranti provenienti da Iraq ed Egitto, estesosi poi a tutte le nazionalità da dicembre. Sui 12.014 screening realizzati, 37 sono stati oggetto di verifiche più approfondite e, anche se le persone non sono ricercate o note come terroristi e non possono essere fermate, può comunque essere deciso un monitoraggio da parte del ministero dell'interno. 

Centrali nucleari nel mirino dei terroristi. Lo ha detto il ministro dell'interno belga Jan Jambon alla Rtl dal vertice sulla sicurezza nucleare a Washington, dove si discuterà dell'argomento. Le centrali nucleari "sono un target interessante per i nostri terroristi", per questo sebbene "al momento non ci sia nessuna minaccia diretta" occorre in ogni caso rafforzare la sicurezza, inclusi i controlli sul personale che vi lavora. "Si sa che ci possono essere delle persone radicalizzate dappertutto, e il processo di radicalizzazione può procedere velocemente".

L'aeroporto di Zaventem è pieno di 'spie' dell'Isis che si nascondono nello staff, la polizia aeroportuale l'aveva già denunciato ma i dirigenti dello scalo se ne sono lavati le mani. L'ultima clamorosa denuncia contro le istituzioni private e pubbliche che "sapevano e potevano evitare" arriva in una 'lettera aperta' scritta ai propri superiori proprio dalla polizia aerospaziale, una sezione distaccata di quella federale, che ha anche minacciato di bloccare la riapertura dello scalo se non verranno prese misure di sicurezza supplementari come i metal detector all'ingresso. Intanto il Tribunale del Belgio ha concesso l'estradizione a Salah Abdeslam, che sarà presto trasferito in Francia.

"Questa lettera è l'espressione della frustrazione dei poliziotti in prima linea di fronte alla cattiva gestione, un richiamo in favore della messa in sicurezza degli aeroporti nazionali", scrivono gli agenti, molti dei quali in servizio quel 22 marzo. Secondo loro non è normale, e come tale era stato denunciato, che gran parte dello staff che si occupa dei bagagli a Zaventem "ha dei precedenti, spesso per fatti criminali gravi". Non solo. Molti, è noto, sono andati e tornati dalla Siria e ora lavorano anche alle pulizie e ai duty free. Si tratta di almeno 50 persone, denunciano gli agenti, tutte potenzialmente infiltrate dall'Isis per testare la sicurezza dell'aeroporto. Anche il segretario generale del sindacato di polizia, Martin Buxant, punta il dito contro il personale dell'handling: "Tra di loro ci sono molte persone che hanno applaudito per gli attentati di Parigi, è una cosa grave". E ancora più grave, spiega, è che la direzione di Brussels Airport non vuole prendere nessuna misura.

Ma di sicurezza negli aeroporti si discute anche a livello europeo, con gli esperti riuniti ad Amsterdam che hanno messo a punto una serie di raccomandazioni che puntano all'introduzione di un "modello stile Tel Aviv", con metal detector all'entrata degli aeroporti più controllo di biglietto e passaporto. Saranno i ministri al Consiglio informale trasporti (15 aprile ad Amsterdam) a decidere. Mentre l'aeroporto di Zaventem continua a rimanere chiuso, almeno fino a sabato mattina. I test sulla sicurezza sono andati bene e sarebbe pronto a riaprire, anche se soltanto al 20% delle sue capacità, ma si attende una decisione del Governo federale data la delicatezza della situazione. Anche perché la polizia aeroportuale ha minacciato uno sciopero se il ministro dell'Interno non obbligherà misure come i metal detector all'ingresso provvisorio dello scalo e divieto per le auto di sostare a 100 metri dall'entrata. Si è chiarita invece la sorte di Salah, che a breve sarà trasferito in Francia.

Il Tribunale ha preso atto del suo consenso al trasferimento. Fino agli attentati di Bruxelles si opponeva fermamente, ma dal giorno dopo ha cambiato idea. Secondo il suo avvocato, sarebbe pronto a collaborare con la procura di Parigi. Francia e Belgio dovranno ora accordarsi sulle modalità del delicato trasferimento. Ci sarebbe infine un nuovo sospetto per gli attentati di Bruxelles, Naim Al Hamed. Il suo dna è stato trovato nel covo di Schaerbeek, dove i kamikaze hanno fabbricato le bombe. Una mano alle indagini potrà arrivare dagli Stati Uniti: oggi la Casa Bianca ha confermato la collaborazione con la procura di Bruxelles. Il Belgio aveva già chiesto l'aiuto degli americani per decriptare i file del computer ritrovato nel covo di Schaerbeek e gli iPhone dei terroristi.

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