Valentina Grusha vive con il marito nel villaggio di Zaprudka, in una zona contaminata a una cinquantina di chilometri da Chernobyl. E quando è esploso il quarto reattore era al sesto mese di gravidanza.
Valentina questa volta andò più lontano che a Kiev: a Iampil, non lontano dal confine con la Moldova. E lì, circa un mese dopo, il 9 luglio 1986, diede alla luce una bambina: Iarina. La trasferta però durò poco. Valentina, Anatoli e Iarina sono presto tornati a Marianivka, e lì hanno vissuto per tanti anni. "Marianivka è contaminata, ma non fu evacuata, si trova nella terza fascia, una zona dalla quale si poteva andare via se si voleva, e in quel caso il governo garantiva un alloggio a chi decideva di trasferirsi. Noi però - spiega Valentina - decidemmo di restare, forse anche perché i genitori di Anatoli rimasero qui, a Zaprudka, e i miei a Maksimovich, qui vicino". Ma ci sono anche altri motivi: "Chi abitava in questa zona aveva degli aiuti dallo Stato, per esempio tre volte l'anno i bambini potevano andare in vacanza gratuitamente, una volta d'inverno e obbligatoriamente una volta d'estate, per disintossicarsi". Vivere a poche decine di chilometri da Chernobyl comporta però dei rischi. Molto gravi. "Quando Iarina era a scuola, era amica di un ragazzino, giocavano insieme. Lui, una volta finita la scuola, cominciò ad andare nella zona chiusa, dicono che trafficasse col metallo radioattivo. A 21 anni è morto di cancro, sua madre l'ha portato in così tanti ospedali, ma non c'è stato niente da fare", racconta Valentina perdendo improvvisamente il sorriso. Valentina e suo marito Anatoli si sono trasferiti a Zaprudka meno di un anno fa, e lì, nonostante sia una zona contaminata, coltivano un orto. Iarina ha avuto la possibilità di andare spesso in Italia con i programmi per i bambini delle zone colpite dalla catastrofe. "Andavo a Malé, in Trentino, dove Mario ed Elisabetta sono stati per me come dei secondi genitori. Ed è anche per loro che ho deciso di studiare italiano all'università", ci spiega al telefono. Iarina si è laureata in lingua italiana a Kiev e ora vive a Milano con il marito Radek.
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