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Siria, da Mosca via libera a tregua di 48 ore a settimana ad Aleppo. Condanna dell'Ue che chiede stop combattimenti

Attivisti dell'opposizione siriana hanno diffuso il drammatico video di un bambino salvato dalle macerie dopo un devastante attacco aereo su Aleppo

Redazione Ansa

La Russia è pronta a sostenere la proposta di una tregua di 48 ore su base settimanale ad Aleppo per consentire l'invio di aiuti umanitari nella città assediata: lo fa sapere il generale Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo. Si dovrebbe iniziare la prossima settimana. Una richiesta di tregua era stata avanzata dalle Nazioni Unite.

L'Ue "condanna fortemente l'escalation della violenza ad Aleppo", in particolare "tutti gli attacchi contro i civili" e quelli "eccessivi e sproporzionati da parte del regime siriano", e chiede quindi "uno stop immediato ai combattimenti". Così l'Alto rappresentante Federica Mogherini a nome dell'Ue, sottolineando che "le operazioni umanitarie ad Aleppo devono rispondere a uno scopo umanitario e rispettare pienamente i principi umanitari".

L'inviato speciale dell' Onu per la Siria, Staffan de Mistura, ha annunciato di avere sospeso l'attività della sua task force umanitaria affermando che i continui combattimenti ostacolano gli aiuti ai civili. De Mistura è tornato a chiedere una tregua di almeno 48 ore, in particolare ad Aleppo.

Attivisti dell'opposizione siriana hanno diffuso il drammatico video di un bambino salvato dalle macerie dopo un devastante attacco aereo su Aleppo.

Le immagini ormai virali sul web mostrano tutto l'orrore della guerra sul volto sporco di sangue di Omran, 5 anni. Nel video, uno dei soccorritori porta via in braccio il bimbo dalle macerie. Lo porta fino all'ambulanza, poi lo mette delicatamente su una sedia. Omaran è coperto di polvere, ha un'aria stanca e stordita e con la manina si toglie il sangue dal volto. Il piccolo è stato curato, riferiscono i medici, per delle ferite alla testa ed è stato dimesso. Ma l'attacco aereo sul distretto di Qaterji, dicono gli attivisti, ha causato otto morti, tra cui cinque bambini.

Le immagini sono state diffuse da Aleppo Media Center. 

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