E' caos sull'isola di Lesbo dove migliaia di migranti fuggiti questa notte da un incendio, probabilmente doloso, scoppiato nel campo di Moira si trovano senza un riparo sicuro. E se le autorità dell'isola, diventata la triste icona della crisi dei migranti, hanno chiesto di poter trasferire i rifugiati sulla terraferma perché gli altri campi a Lesbo sono già sovraffollati, Bruxelles frena sulla base dell'accordo Ue-Turchia che prevede lo smistamento dei migranti sulle isole.
"Da mesi stiamo lanciando l'allarme sul sovraffollamento dei campi sulle isole", ha dichiarato il governatore della regione Christiana Kalogirou che ha rivolto un appello all'evacuazione immediati dei profughi sulla terraferma. "Sull'isole del nord est dell'Egeo i posti ufficiali sono 5.400 ma i migranti sono 10.500", ha spiegato. Ma da Bruxelles la portavoce della Commissione europea per la Migrazione, Natasha Bertaud, ha chiarito che se ci saranno i trasferimenti saranno "limitati". "Per evitare movimenti nel resto d'Europa, i richiedenti asilo resteranno per la maggior parte sull'isola", ha detto. La Commissione è "in contatto con le autorità greche secondo le quali la situazione ora è sotto controllo e la maggior parte dei migranti evacuati per ragioni di sicurezza sono tornati al campo".
Il governo di Atene però ha preso misure straordinarie per far fronte alle migliaia di migranti senza un tetto. Fino a tre navi passeggeri saranno messe a disposizione dal ministero della Marina per ospitare i profughi di Moira. Un traghetto è già partito e arriverà a Lesbo domani, ha annunciato il ministro Thodoris Dritsas assicurando che sarà data la priorità alle famiglia e che i migranti di origini diverse saranno tenuti lontani. (ANSA).
Incendio a Lesbo, migliaia migranti senza 'casa'
L'isola chiede trasferimento sulla terraferma, Bruxelles frena