L'Isis in difficoltà in Iraq ed in Siria. Le forze governative irachene hanno affermato di aver conquistato l'aeroporto di Mosul, a sud della roccaforte jihadista. Lo riferisce la tv irachena al Iraqiya, mentre fonti sul terreno riferiscono di combattimenti negli edifici della zona nord dello scalo aereo. Si registrano scontri armati anche nella vicina base militare di Ghazlan, per metà presa dai governativi e per metà ancora sotto il controllo dell'Isis.
E secondo un primo bilancio almeno quattro soldati iracheni sono rimasti uccisi e altri tre feriti nei combattimenti.
Nelle mani delle forze irachene è caduta anche una località a sud-ovest di Mosul nota per essere covo di cecchini dell'Isis e da cui i miliziani dello 'Stato islamico' sparavano colpi di artiglieria per rallentare l'offensiva nemica. Secondo fonti militari citati dalla tv irachena al Iraqiya, le forze governative hanno preso la località di Tel Rayyan, nota anche come "covo dei cecchini", dopo diverse ore di combattimento.
La Russia ha registrato 15 violazioni del cessate il fuoco in Siria nelle ultime 24 ore. Lo riferisce il ministero della Difesa di Mosca, precisando che la Turchia ne ha registrate altre nove: quattro nella provincia di Aleppo, due in quella di Latakia, una nella provincia di Damasco, una in quella di Hama e una in quella di Daraa. Il ministero della Difesa russo non conferma però le violazioni denunciate dalla parte turca.
Intanto sono cominciati a Ginevra i colloqui mediati dall'Onu tra governo e opposizioni siriane. Lo riferiscono i media panarabi, riportando lo scetticismo delle parti e dello stesso inviato speciale dell'Onu per la Siria, Staffan De Mistura. La delegazione delle opposizioni aveva ieri chiesto di poter avere colloqui diretti, ma non vi sono ancora certezze su come si svolgeranno gli incontri. Si tratta del quarto round di colloqui mediati in Svizzera dalle Nazioni Unite. Finora nessun incontro è riuscito ad avvicinare le parti. Tra due settimane si celebrerà il sesto anniversario dello scoppio delle proteste popolari in Siria e della conseguente repressione governativa, eventi che hanno gradualmente spinto il Paese mediorientale verso una guerra civile con dimensioni regionali e internazionali e con effetti catastrofici sul piano umanitario.
Le forze siriane filo-turche hanno conquistato l'ultima roccaforte dell'Isis a est di Aleppo, secondo quanto riferiscono fonti degli stessi ribelli siriani cooptati da Ankara. Le fonti precisano che al Bab è totalmente sotto il controllo delle forze anti-Isis e che i jihadisti hanno accettato di ritirarsi verso la cittadina di Dayr al Hafir, a sud di al Bab. L'offensiva turca nel nord della Siria era cominciata il 24 agosto scorso in funzione anti-Isis e contro l'ala siriana del Pkk curdo, presente a est di al Bab.
Allarme Unicef: 10 mln bambini subiscono la guerra. "Le strazianti immagini di un bambino che urla chiedendo di suo padre subito dopo aver perso entrambe le gambe in un assalto ad Idlib, la settimana scorsa, rappresentano un altro terribile monito che ci ricorda come i bambini in Siria continuino a vivere sotto attacchi a causa del conflitto". Lo afferma Geert Cappelaere, direttore regionale dell'Unicef per Nord Africa e Medio Oriente, sottolineando che 10 milioni di bambini subiscono le conseguenze del conflitto in corso da sei anni. Fra l'altro, l'Unicef segnala che dall'inizio di quest'anno, almeno 20 bambini sono stati uccisi in attacchi e molti di più feriti; circa 2 milioni di bambini sono ampiamente tagliati fuori dall'assistenza umanitaria urgentemente necessaria. E chiede provocatoriamente: e se fossero tuoi bambini?
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