Le Germania si indigna per le dichiarazioni del presidente turco Erdogan, che ha accusato di pratiche naziste il paese, dopo il rifiuto ricevuto da alcuni dei suoi ministri per la campagna elettorale, in vista del referendum. Le esternazioni sono "assolutamente inaccettabili", per il delegato alla Cancelleria del governo di Angela Merkel, Peter Altmeier.
"Noi faremo in modo che anche ad Ankara vengano riconosciuti e compresi il significato e l'intera problematica delle pratiche dei giorni scorsi", ha affermato Altmaier. Il delegato ha spiegato che non c'è un veto generale sui comizi per la campagna elettorale turca in Germania, "ma bisogna che avvengano secondo diritto e secondo la legge". I comizi "devono essere comunicati" e le pratiche relative "vanno esaminate".
"Le parole di Erdogan sono "infami, astruse, inaccettabili e da rigettare nel modo più aspro", ha detto il ministro della Giustizia Heiko Maas, in un talkshow andato in onda sull'emittente tv Ard ieri sera, mentre il segretario generale della Csu, Andreas Scheuer, ha parlato di "mostruoso passo falso del despota del Bosforo", con la "Passauer Neue Presse".