Un poliziotto, una insegnante di origine spagnola e un turista americano. Sono le tre vite spezzate dall'attacco condotto ieri di fronte al Palazzo di Westminster da un terrorista britannico, identificato come Khalid Masood, anch'egli morto nel pomeriggio di sangue che ha sconvolto il Regno Unito.
L'agente KEITH PALMER, 48 anni, era di guardia ai cancelli del parlamento quando ha cercato di fermare l'attentatore con due coltelli nel suo tentativo di penetrare dentro il palazzo della politica. Lo ha affrontato disarmato, come sono molti dei 'bobbies' di Londra, ed è morto per le ferite riportate nell'aggressione. "Un vero eroe", lo ha definito la premier britannica Theresa May, ricordando commossa il suo sacrificio alla Camera dei Comuni.
Molti deputati sono intervenuti e hanno chiesto che sia ricordato con un monumento o una targa all'interno del parlamento. "Lo conoscevo molto bene, ero con lui nell'esercito, e lo avevo ritrovato qui in parlamento", ha detto il conservatore James Cleverly, trattenendo a stento le lacrime. Un suo collega, il Tory Tobias Ellwood, aveva cercato di salvare l'agente ferito prestandogli i primi soccorsi, ma senza riuscirci. Palmer in poche ore è così diventato l'eroe nazionale di questa tragedia. Era considerato un veterano, con 15 anni di servizio alle spalle, ma solo da poco era entrato nel servizio di sorveglianza a Westminster. In tanti chiedono un'onorificenza postuma per lui, mentre Scotland Yard ha lanciato una pagina web per ricordarlo ed è stata organizzata una colletta per aiutare la vedova dell'agente e la sua famiglia. Le altre due vittime sono state travolte sopra il Westminster Bridge dal suv lanciato a folle velocità.
AYSHA FRADE, 43 anni, britannica con origini spagnole, lavorava come insegnante in un college di Londra e stava andando a prendere a scuola le due figlie di otto e undici anni. "Siamo sconvolti, non possiamo credere che sia potuto accadere a lei", ha dichiarato un parente all'Evening Standard. La donna era nata nel Regno Unito ma gran parte della famiglia vive ancora in Galizia. Un'esperienza simile a quella di altre centinaia di miglia di persone che originarie dei Paesi europei hanno scelto Londra come loro nuova casa. E la terza vittima era uno dei tanti turisti che affollano ogni giorno la metropoli nella quale, come dice il sindaco Sadiq Khan, "ci si sente cittadini dopo dieci minuti".
Si tratta dell'americano KURT COCHRAN, che è stato ferito gravemente dal veicolo 4x4 ed è poi morto in ospedale. Coinvolta anche la moglie Melissa, ancora ricoverata con alcune fratture ed una ferita alla testa. "Con dolore rendiamo noto che Kurt è deceduto per le ferite riportate durante l'attacco a Londra", ha postato su Facebook la sorella della donna, Sara Payne-McFarland. I due, originari dello Utah, stavano celebrando il loro 25esimo anniversario di matrimonio e proprio oggi dovevano rientrare negli Stati Uniti. Più fortunata è stata invece un'altra turista.
La 29enne ANDREEA CRISTEA, che era arrivata dalla Romania con il fidanzato per una vacanza a Londra. E' lei la donna caduta dal Westminster Bridge ed è stata poi recuperata dalle acque del Tamigi. E' ricoverata in ospedale in gravi condizioni ed è già stata sottoposta ad un intervento chirurgico.