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Migranti, esperta Onu avverte: 'Con codice più morti'

Ue a Italia: 'Triton può essere rafforzato se occorre'

Redazione Ansa

Il codice di condotta delle Ong "potrebbe limitare il loro lavoro di salvataggio" provocando "più' decessi". La "conseguente perdita di vite umane, essendo prevedibile e prevenibile, costituirebbe una violazione degli obblighi dei diritti umani in Italia". Così Agnes Callamard, relatrice speciale dell'Onu sulle esecuzioni extragiudiziali, sommarie e arbitrarie. "Codice e piano d'azione globale - aggiunge - suggeriscono che Italia, Commissione europea e Stati membri Ue ritengono i rischi e le realtà di morti in mare il prezzo da pagare per scoraggiare migranti e rifugiati".

Ue a Italia: 'Triton può essere rafforzato se occorre'  - Bruxelles si dice pronta a valutare il rafforzamento dell'operazione Triton nel Mediterraneo centrale, per le operazioni di ricerca e salvataggio dei migranti, se l'Italia ne dovesse fare richiesta, dopo che alcune ong hanno sospeso le missioni di soccorso davanti alla Libia, per il venir meno delle condizioni di sicurezza. E mentre i dati sui migranti sbarcati in Italia, diffusi da Frontex, indicano un calo del 57% a luglio, il ministro degli Esteri Angelino Alfano in un'intervista alla Bild attacca i Paesi dell'Unione per il flop delle relocation, il programma di trasferimenti dall'Italia e dalla Grecia "non funziona affatto. I profughi rimangono in Italia" avverte, tornando a chiedere "una politica migratoria europea che si faccia carico degli arrivi dall'Africa". Ma andiamo con ordine. La portavoce della Commissione europea per gli Affari interni e migrazione, Tove Ernst, nel ribadire come "le ong abbiano fatto e facciano ciò che può essere solo descritto come un nobile lavoro, nel Mediterraneo", ricorda anche che il primo obiettivo dell'Unione è salvare vite. Per questo, dopo il venir meno del supporto delle ong Msf, Sea Eye e Save the Children alle attività di soccorso davanti alla Libia, Frontex è pronta a valutare un'eventuale richiesta di Roma per potenziare l'operazione Triton. "Le necessità del piano operativo sono concordate con le autorità italiane - spiega Ernst - e i livelli" delle risorse "impiegate corrispondono ai bisogni, identificati dall'Italia: sono sottoposti a costante monitoraggio, e vengono aggiustati a seconda della situazione, se necessario". I dati diffusi da Frontex, rivelano intanto che a luglio, i migranti sbarcati in Italia sono stati 10.160, -57% rispetto a giugno: il livello più basso per il mese di luglio dal 2014. "Vari i fattori" che hanno determinato il "significativo calo" secondo l'agenzia: dalle peggiori condizioni del mare nella prima metà di luglio, agli scontri vicino a Sabrata (punto di partenza "chiave"); ma anche la presenza della Guardia costiera libica che ha scoraggiato i trafficanti dall'inviare barconi. In tutto gli arrivi in Italia, nei primi 7 mesi, sono stati 93.900, più o meno in linea con lo stesso periodo del 2016. Quello dei nigeriani il contingente più rappresentato: uno ogni sei. A seguire i cittadini di Bangladesh, Guinea e Costa d'Avorio. E secondo il ministro degli Esteri Angelino Alfano quella della Libia è "l'unica soluzione" per allentare la pressione migratoria verso l'Europa. "Vogliamo creare lì sistemazioni umanitarie per i profughi - spiega -. E a questo scopo dobbiamo raggiungere finalmente l'unità politica del Paese e il ripristino della stabilità".

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