La compagnia aerea Air Berlin sta dichiarando bancarotta ma otterrà un prestito per garantire i voli per il momento. Lo ha reso noto il governo tedesco. La compagnia è in fallimento dopo che Ethiad, il suo azionista di maggioranza, ha annunciato di non avere più finanziamenti disponibili. Ma il ministro dell'Economia tedesco ha assicurato che il governo garantirà un prestito di 150 milioni di euro per proseguire i voli per il momento. "Siamo in un momento - ha detto - in cui decine di migliaia di viaggiatori e turisti si trovano i molteplici luoghi di vacanza in tutto il mondo. I voli di ritorno di questi viaggiatori in Germania con Air Berlin non sarebbe stato altrimenti possibile". La compagnia ha dichiarato che con la chiusura dei fondi da parte di Ethiad non c'è altra possibilità per il futuro di Air Berlin.
La Commissione europea conferma di aver ricevuto ieri la notifica del governo tedesco per gli aiuti ad Airberlin. Bruxelles ha ora "due mesi per prendere una decisione", ha spiegato il portavoce per la Concorrenza Ricardo Cardoso. Intanto la portavoce agli Affari economici Annika Breidthardt, parlando in tedesco, ha aggiunto: "Siamo fiduciosi che si possa trovare una soluzione nel quadro delle leggi europee. I reclami da parte di competitor non hanno effetti sospensivi".
Ryanair ha presentato un reclamo alla Commissione europea per gli aiuti che il governo tedesco sta dando a Air Berlin. "Come tutte le comunicazioni, sarà valutata secondo le regole e le procedure standard, e sarà presa in considerazione nell'analisi della questione", ha spiegato Ricardo Cardoso, portavoce della Commissione europea per la Concorrenza.
Per Angela Merkel è "relativamente basso" il rischio che corrono i contribuenti tedeschi a causa dell'insolvenza di Air Berlin. La cancelliera lo ha detto rispondendo a una domanda nel corso di un'intervista rilasciata a quattro YouTuber. "Con forte probabilità i contribuenti non saranno coinvolti", ha spiegato. Merkel ha anche difeso il credito concesso dal suo governo alla compagnia aerea: "Non si potevano piantare in asso migliaia di turisti in viaggio".
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